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RUBRICA – Per chi investe in comunicazione e desidera investimenti redditizi, non è solo importante, ma fondamentale indirizzare un progetto verso un obiettivo e strutturarne la sua evoluzione. Così da poterlo sempre misurare e controllare nel corso del tempo.

In ambito digitale QUALSIASI dato può essere salvato, storicizzato e reso disponibile all’analisi.

Vediamo com’è possibile sfruttare al meglio questa opportunità in quattro passaggi.

 

1 . SALVIAMO I DATI DISPONIBILI IN MODO STRUTTURATO

Qualsiasi prodotto digitale, se progettato e sviluppato in modo ottimale, può mostrare dati utili a capire come viene fruito dagli utenti.

Salvando questi dati, li rendiamo disponibili alla lettura e all’interpretazione in qualsiasi momento. Così da farci un’idea della performance del prodotto, confrontare l’andamento attuale con l’idea che avevamo in mente in fase di progettazione e verificare quanto siamo vicini (o lontani) dall’obiettivo.

Qualche esempio concreto può aiutare a capire meglio quali dati possiamo acquisire e controllare dai diversi prodotti. 

a) Se realizziamo un sito e-commerce possiamo sapere quali sono i prodotti più cercati dagli utenti? O se gli accessi provengono dall’Italia o dall’estero, e in quale percentuale? Risposta: .

b) Se stiamo progettando un software che si occupa di configurare il nostro prodotto, siamo in grado di capire in quale pagina l’utente impiega più tempo a portare a termine l’azione? O in quali punti le persone sbagliano più di frequente? Risposta: .

c) Se investiamo in una campagna advertising, possiamo conoscere quanto budget rimane a disposizione o quanto manca al raggiungimento dell’obiettivo? E possiamo, di conseguenza, intervenire e migliorare la nostra campagna, correggendo il tiro? Risposta: .

Dashboard realizzata per tenere sotto controllo le performance web dei siti di gruppo

 

La cultura di prodotto orientata alla raccolta e all’analisi dei dati deve essere la base di qualsiasi progetto di comunicazione digitale.

 

2 . UTILIZZIAMO UNO STRUMENTO PER INTERPRETARE I DATI

Immaginiamo di avere appena pubblicato la nostra app o il nostro nuovo sito corporate e di avere appena dato il via al piano editoriale su tre differenti social network. Inoltre, abbiamo attivato anche una campagna advertising e abbiamo pianificato l’invio di cinque newsletter ai nostri contatti.

Tutte queste “creature digitali” iniziano ad acquisire e a salvare tantissimi dati. Il che è un bene perché ci forniscono dei numeri per misurare la bontà della progettazione e l’andamento del nostro business

Ma come si leggono questi dati? Fondamentale è riuscire a essere autonomi nel capire le performance del progetto appena lanciato. L’ideale sarebbe poter dedicare dieci minuti, ogni mattina, per controllare i dati più importanti e monitorare dunque l’investimento fatto. 

Quindi, è davvero possibile avere sempre la situazione sotto controllo?
Sì, ma per farlo è necessario utilizzare una dashboard (letteralmente un cruscotto, cioè un pannello di controllo) di lettura dei dati. Una dashboard non è nient’altro che un’applicazione web che si collega alle diverse sorgenti dei dati (ad esempio il sito web, il software di prodotto, Facebook, Instagram, LinkedIn, Google AdWords etc.), seleziona, estrae i KPI più importanti (cioè gli indicatori delle prestazioni) e li mostra in una interfaccia grafica di semplice lettura.

È importante ricordare che l’utilizzo di una dashboard è fondamentale non solo per chi investe in comunicazione, ma anche per tutti coloro i quali utilizzano strumenti che necessitano di raccolta dati come interfacce bordo macchina, software di monitoraggio, conteggio, tracciamento, etc.

Grazie a questo unico strumento siamo in grado di avere una panoramica veloce sulle prestazioni dei nostri prodotti e possiamo valutare l’andamento degli investimenti in modo autonomo.

Esempio di Dashboard con andamento annuale delle performance siti web

 

3 . COINVOLGIAMO GLI SVILUPPATORI E NON SOLO

Abbiamo visto che la dashboard ci serve ad avere evidenza dei KPI principali. E se durante il controllo emerge un comportamento che non sembra corretto, o se non siamo soddisfatti dei risultati che stiamo ottenendo, oppure siamo talmente entusiasti da voler raggiungere un nuovo obiettivo, magari ancora più sfidante? Allora è arrivato il momento di una riflessione.

Coinvolgendo il team che ha sviluppato il software, il nostro sito o gestisce i nostri social network, dobbiamo approfondire i dati per migliorare il progetto già realizzato. Possiamo darci così dei nuovi obiettivi oppure rivedere quelli identificati all’inizio del lavoro.

Grazie a questo approccio, lo stato di salute del progetto è sempre sotto controllo e riesce, al momento opportuno, ad ottenere un miglioramento continuo e organico, che poggia su traguardi già raggiunti.

Esempio di KPI di progetto

 

4 . ARMONIZZIAMO E AMPLIFICHIAMO

Dopo avere svolto il monitoraggio e l’interpretazione dei dati, avere riunito un tavolo per riflettere su quanto emerso e avere rivalutato gli obiettivi, non è il caso di fermarsi. Infatti, è sempre possibile armonizzare e ampliare l’investimento in maniera strategica e razionale.  

I dati ci restituiscono, infatti, un quadro preciso dei bisogni dell’utenza che è possibile tenere in considerazione per progetti di comunicazione integrata più ampi rispetto a ciò da cui siamo partiti.

Riassumendo,

  • Impostare il progetto con il salvataggio dei dati;
  • utilizzare una dashboard di analisi e di interpretazione dei KPI;
  • coinvolgere progettisti e analisti per monitorare gli obiettivi;
  • amplificare i risultati.

Solo tenendo sempre in forte considerazione i quattro passaggi illustrati in questo articolo riusciremo davvero a ottimizzare gli investimenti in comunicazione digitale, così da portare risultati redditizi e di valore al prodotto e ai suoi committenti.