Smog, il Circolo Ilaria Alpi: “In Brianza meno strade e più treni”

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LECCO – “Per combattere lo smog che sta attanagliando il nostro territorio, servono interventi duraturi, diretti a contenere il traffico ma anche il consumo di suolo”. Così il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” interviene in merito all’inquinamento atmosferico che interessa anche parte del nostro territorio, quello della Brianza, tra Lecco e l’Oggionese.

Afferma Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente: “Non bisogna aspettare che le centraline ci dicano che sono stati superati i limiti delle polveri sottili! Per risolvere alla fonte il problema dello smog occorre fare prevenzione. Provvedimenti come il blocco del traffico (espediente di per sé auspicabile, ma non sufficiente), sono rimedi-tampone, utili solo per qualche giorno. Invece quello che serve è una forte azione per prevenire l’inquinamento. Occorre ripensare le nostre città, il nostro stile di vita, la mobilità delle persone e delle merci”.

Infatti secondo il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” sono almeno due i settori su cui intervenire: l’urbanistica e la mobilità.

Spiega Fumagalli: “Nel concreto occorre anzitutto agire sull’urbanistica: già nei PGT (Piani di Governo del Territorio) dei nostri comuni, piccoli o grandi, occorre favorire la riqualificazione degli edifici residenziali e dei capannoni, incentivando sistemi di riscaldamento e di produzione energetica a basso consumo, ovvero coibentazioni, pompe di calore, pannelli solari. E poi basta coi nuovi supermercati e centri commerciali, che sono grandi attrattori di traffico e di inquinamento, basti pensare al via-vai dei consumatori (anche la domenica!) ma anche dei Tir per la consegna delle derrate, e poi al riscaldamento-condizionamento, e infine alla refrigerazione delle merci, che creano altrettanto consumo di energia e quindi inquinamento”.

L’altro rimedio proposto dal Circolo Ambiente è agire sulla mobilità: “Bisogna spostare sempre più quote di traffico dalle strade (auto, camion) alle ferrovie. Pertanto mai più opere inutili e dannose come le nuove tangenziali e autostrade, quindi no alla Pedemontana, alla Varese-Como-Lecco, alle nuove tangenzialine ipotizzate in giro per la Brianza. Occorre piuttosto potenziare le ferrovie e rendere più efficienti i treni: noi ad esempio abbiamo proposto (in collaborazione coi Comitati pendolari) il potenziamento della ferrovia Lecco-Como, che potrebbe spostare molti passeggeri dalle auto private al treno, risolvendo in parte il problema del traffico tra Lecco e l’Oggionese e da qui per Erba, Cantù e Como, con conseguente contenimento dell’inquinamento”.

Conclude Fumagalli: “In definitiva quello che serve è un’azione di prevenzione dell’inquinamento, che passi attraverso un nuovo modo di progettare sia l’urbanistica che la mobilità. Solo così potremo risolvere alla fonte il problema dell’inquinamento, senza aspettare che siano le centraline a dirci che la nostra aria è irrespirabile!”.