Valmadrera. Alla scoperta dell’inceneritore, è l’open day di Silea

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VALMADRERA – Che fine fanno i rifiuti di casa? Alcuni, come carta e plastica, vengono raccolti per essere riciclati, altri, gli indifferenziati, vengono bruciati nelle fiamme di un forno inceneritore.

I bimbi che sabato hanno partecipato all’Open day di Silea hanno potuto vedere coi loro occhi questo processo ma anche scoprire quanti oggetti è possibile ricavare grazie al riciclo, dalle lattine di alluminio alla carta recuperata e trasformata in cartoncini da disegno, dai contenitori in tetrapak alle bottiglie in plastica per le bevande, ma anche giochini e nastrini colorati.

Tanti di loro, accompagnati da mamma e papà, oppure in compagnia dei nonni, hanno indossato il caschetto e si sono incamminati alla scoperta dell’impianto di Valmadrera.

E’ la decima edizione di questa iniziativa che ha aperto al pubblico le porte dell’inceneritore valmadrerese e dello stabilimento di stoccaggio di Annone Brianza.

 

E’ un’occasione per presentare alla cittadinanza come stiamo lavorando, mostrare loro come funziona l’inceneritore e rassicurare le persone sopratutto riguardo alle emissioni prodotte. Il nostro è un impianto di ultima generazione dal punto di vista tecnologico e tutto è controllato costantemente dalla strumentazione” spiega Mauro Colombo, presidente di Silea.

Mauro Colombo, presidente di Silea

 

E’ proprio il tema delle emissioni e degli effetti sulla salute pubblica ad essere stato al centro del dibattito pubblico in questi ultimi mesi ed anche sabato, fuori dai cancelli di Silea, un presidio di manifestanti ha continuato la protesta, chiedendo lo spegnimento del forno.

L’inceneritore è rimasto fermo tre settimane dopo un incendio che ha costretto allo stop dell’impianto. Il servizio è comunque proseguito, trasferendo i rifiuti, circa 1200 tonnellate alla settimana, ci riferisce lo stesso presidente di Silea, verso gli impianti di Brescia, Desio, Cremona e Busto Arsizio.

 

Non è possibile pensare anche in futuro quindi rinunciare anche in futuro al forno di Valmadrera e spostare lo smaltimento altrove? “Abbiamo potuto usufruire del mutuo soccorso, così come gli altri forni inceneritori quando sono costretti a fermarsi per un incidente, come accaduto a noi, o per semplice manutenzione, devono poter contare sulla disponibilità di altri impianti. Serve una percentuale di garanzia, il nostro stesso impianto si ferma una volta all’anno, per circa 40 giorni, per consentire le operazioni di manutenzione e deve esserci la possibilità di trasferire i rifiuti ad altri inceneritori”.

 

Nel frattempo prosegue l’impegno di Silea sulla raccolta differenziata: “Gli ultimi dati parlano di un peggioramento dello 0,3% dovuto al trattamento dei rifiuti ingombranti (vedi articolo), perché azienda che ha vinto l’appalto ha recuperato meno rispetto azienda precedente. Ora che abbiamo verificato il problema, nel nuovo appalto inseriremo obblighi più stringenti sul riciclo di questo materiale. Sugli altri tipi di rifiuti è invece la raccolta differenziata è migliorata, con un’ottima percentuale. I primi dieci comuni superano tutti il 73% , segno che in provincia c’è molta attenzione al tema, certamente non bisogna dormire sugli allori e non stancarsi nel ricordare alla gente come si deve riciclare”.