1° Maggio: “Ancora troppa precarietà, soprattutto per i giovani”

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Il ricordo ai caduti del lavoro con la deposizione dei fiori al monumento del Caleotto

 

LECCO – E’ un Primo Maggio che stenta ancora a guardare con ottimismo a futuro, quello che si celebra oggi,  dopo anni di difficoltà per il mercato del lavoro, e se l’uscita dalla crisi è appena cominciata, tante criticità permangono.

Un problema su tutti, “la precarietà – sottolinea il segretario della Cgil di Lecco, Wolfango Pirelli – gli ultimi dati provinciali ci dicono che ogni 100 assunti, 20 hanno contratti a tempo determinato, era esattamente l’opposto prima del 2008. Il secondo tema è quello di creare lavoro, perché se la produzione nelle aziende è aumentata, non si può dire ancora lo stesso per l’occupazione. Serve un piano straordinario di assunzioni e di investimenti del pubblico, crollati negli ultimi anni e che invece potrebbero far ripartire alcuni settori come l’edilizia. A Lecco la crisi di questo comparto è lampante. I segnali sono deboli e la ripresa, se fatta di precarietà, non è vera ripresa”.

Wolfango Pirelli (CGIL)

E le prime vittime di questa precarietà sono i giovani: “Al Sud d’Italia si punta agli sgravi fiscali per incentivare le assunzioni di giovani lavoratori, queste misure andrebbero estese a tutto il Paese – ha sottolineato Rita Pavan, segretario generale di Cisl Monza Brianza Lecco – Nel lecchese assistiamo a timidi cenni di ripresa, dobbiamo consolidare questi dati e dare risposte a chi ancora oggi il lavoro non lo trova”.

Il rapporto provinciale sul Mercato del Lavoro, presentato nelle scorse settimane (vedi articolo) ci dice che l’occupazione è cresciuta nel lecchese, sono 150 mila gli occupati in provincia di Lecco, 7 mila in più solo nell’ultimo triennio, conseguentemente è calata la disoccupazione, scesa dal 6,2% dello scorso anno al 5,8%.

Rita Pavan (CISL)

“E’ un Primo Maggio di speranza – per il segretario di Uil del Lario, Salvatore Monteduro – l’occupazione in provincia di Lecco è cresciuta e bisogna alimentare questa fiammella cercando di dare sostanza per una ripresa duratura. I disoccupati sono ancora tanti, c’è la necessità di una crescita strutturale, di alimentare competitività e sviluppo. Un ruolo importante può averlo la collaborazione tra università e mondo delle aziende, sopratutto a Lecco dove Campus e Cnr sono un’opportunità da saper cogliere. Importante è anche il ruolo degli enti locali che possono mettere in campo azioni per dare una spinta al nostro sistema economico. Chiediamo investimenti, non di espandere politiche assistenziali, cosa che invece andrebbe fatta per i giovani, oggi senza continuità lavorativa”.

 

Il sindaco Brivio alla sala civica di via Ugo Foscolo dove sono proseguite le celebrazioni di lunedì

 

Salvatore Monteduro (UIL)

A Lecco le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil, in collaborazione con il Comune di Lecco,  hanno organizzato un’iniziativa unitaria con un momento di riflessione, alle 15  al Monumento ai caduti sul lavoro, in largo Caleotto, con la deposizione di una corona di fiori l’Amministrazione comunale, l’Associazione Nazionale Mutilati e invalidi del lavoro e Cgil-Cisl-Uil Lecco.

All’auditorium di via Ugo Foscolo, alle 16, è intervenuto  il sindaco Virginio Brivio,  i delegati di Cgil Cisl Uil e i Rita Pavan, per le segreterie territoriali. Alle 17  la festa è proseguita con il concerto con  la storica band lecchese Biglietto per l’inferno.

“Il lavoro è uno dei beni più preziosi di una comunità e su di esso bisogna saper indirizzare sforzi convergenti e trovare, nel dialogo, impegni comuni – ha detto il sindaco Brivio – Il lavoro stabilisce un legame diretto tra la persona e la comunità, è quanto di più concreto concorra nel far riconoscere l’individuo parte della società a cui appartiene, posizionandolo al centro. Se il diritto al lavoro è negato, non c’è stabilità, non ci sono prospettive di futuro, di famiglia, e dunque di crescita della città.  Ma Lecco e i lecchesi possono contare sul coraggio delle nostre imprese, sul forte senso di solidarietà di cui è pervasa la nostra comunità e sull’impegni di un’Amministrazione impegnata in un cammino di riavvicinamento e coinvolgimento diretto dei cittadini, perché nessuno resti indietro. Sono dunque più che mai convinto che questi primi incoraggianti segnali di ripresa si trasformeranno presto in una nuova base solida di ripartenza economica, lavorativa e sociale”.