25 anni di rock&roll per gli Scramble&theCats e un nuovo album

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Gli Scramble&theCats , al microfono Ivan Pensa, frontman del gruppo

 

BELLANO / LECCO – Per un quarto di secolo hanno fatto ballare generazioni di lecchesi, ma chiamarli band “storica” stona con la loro indole da giovani scapestrati, sempre sulla cresta dell’onda: gli Scramble&theCats compiono 25 anni e festeggiano le ‘nozze d’argento’ con l’uscita del quarto album, che verrà presentato sabato a Cassina Brianza, quando apriranno il concerto del rapper Piotta.

Una marcia nuziale inedita, sette canzoni registrate e mixate presso il Bleach Studio di Gittana da Andrea Maglia e Meme Gerace e masterizzate da Mauro Tavella, con cui la band composta da Ivan Pensa (voce), Eugenio Diavolo Castelli (batteria), Walter T Ferrante (chitarra) e Chicco De Giovanetti (contrabbasso) ha voluto ringraziare i fan per il 25 anni trascorsi insieme.

Per la prima volta una raccolta di brani tutti loro e tutti in italiano, sette pezzi, una svolta per la band, abituata a divertire il pubblico con le canzoni dei maestri del rock&roll. Un album “più rockabilly che mai – ci dice Ivan, cantante e leader del gruppo – mantenendo uno stile che è parte di noi. C’è una canzone, ‘Bambina’, che ho scritto vent’anni fa e che è rimasta nel cassetto tutto questo tempo”.

Taglio della torta per i 25 anni della band al Crazy Driver di Inverigo

 

Pare passata una vita da quando Ivan, di Parlasco, e i suoi ‘Cats’ hanno iniziato la loro avventura in Valsassina: “All’inizio c’è stato parecchio tranbusto perché nessuno ci voleva – ride – il primo locale dove provare c’era stato concesso dalla Pro Loco di Crandola, poi ce ne siamo dovuto andare e ci ha offerto una sala all’oratorio il mitico don Brunello di Indovero. Ci ha prestato anche il furgone con cui poterci spostare per i concerti; come i Blues Brothers, ‘eravamo in missione per conto di Dio’” scherza ancora ricordando con affetto il sostegno del sacerdote alla band.

Ai quei tempi lo accompagnavano sul palco la chitarra di Cristian Grattarola, la batteria di Cristian Pensotto e il basso, diventato poi contrabbasso, di Stefano Malugani. “Abbiamo avuto tanti cambi in questi anni, forse una dozzina di chitarristi, tre bassisti, e un nuovo batterista”.

Una delle prime esibizioni degli ScrambleCats

 

Lui, “Scamble” come lo conoscono in valle e a Bellano dove ora vive con la moglie Bianca, quest’anno ha festeggiato anche il suo cinquantesimo compleanno ed è l’unico rimasto della formazione originale; il “& the Cats” nel nuovo nome della band (insieme al nuovo logo) sta a significare proprio questo. “Ovviamente il nome ScrambleCats si ispirava agli StrayCats, band rockabilly degli anni 80. C’erano loro nel nostro repertorio ma anche i più classici Elvis, Blly Idol, con un orecchio anche alla musica italiana di Celentano, Little Tony, Iannacci…”

Cambiano le formazioni e cambiano anche le tendenze nel mondo della musica, loro restano fedeli al sound anni 50’/60′: “ E’ la terza volta che il rockabilly conosce il suo boom in Italia, prima negli anni 80 poi negli anni 90 ed ora negli ultimi anni, con un’esplosione di scuole di ballo e serate a tema, anche se non amo il ‘carnevale’, un po’ come i ragazzini che ai tempi si vestivano da ‘punk’. Credo che ognuno debba essere sempre sé stesso”.

 

Tantissimi i palchi solcati in questi anni, oltre i confini con la Svizzera al Nord e giù per lo Stivale scendendo verso il Sud d’Italia. “Ho imparato che ogni serata è diversa dall’altra, non bisogna mai dar niente per scontato, magari ti aspetti un grande pubblico ad un festival importante e non va come credi, invece, così come capitato, ti ritrovi a suonare in un albergo ed è una delle serate migliori che ti siano capitate”.

E chissà come sarà la serata di venerdì, quando gli Scramble&theCats si batteranno a colpi di rock&roll alla finale del Milano Sound Factory. Una cosa è certa, se “nessuno ti regala niente” come ci dice Ivan pensando agli anni trascorsi tra prove e concerti, la band può ora godersi il suo meritato successo.