40 anni fa la tragedia in Grigna. Una targa ricorda il “Moss” e Naldino

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Adriano “Moss” Trincavelli

MANDELLO / ABBADIA LARIANA – Era il 15 maggio 1977 e un nutrito gruppo di soci del Cai Grigne di Mandello iniziò la salita della Grigna settentrionale dal versante ovest impegnato in una escursione collettiva. Sei dovevano salire dal canalone centrale che porta direttamente al rifugio Brioschi. Tra loro Adriano “Moss” Trincavelli e “Naldino” Ruggiero.

“A un tratto – scrisse l’avvocato Arnaldo Ruggiero nel suo Piccolo mondo antico lecchese – si udì il rombo tipico del distacco di una valanga, che piombò investendo e travolgendo a valle Sergio Lafranconi, Leardo Vercelloni, Daniele Bianchi e Bruno Castelnuovo e sfiorando soltanto Trincavelli e Ruggiero i quali, pensando non a se stessi ma ai compagni, devono aver cercato di calarsi per porgere loro aiuto. Ma la “sicurezza” ha ceduto ed essi sono precipitati, pagando con la vita la loro generosità, mentre a loro insaputa i quattro compagni erano salvi”.

Adriano Trincavelli era alpinista di grande valore e uno degli uomini di punta del gruppo Corvi. Nato ad Abbadia Lariana nel giugno del ’43, dove abitava e dove è sepolto, lavorava al Tubettificio Ligure. Sempre Arnaldo Ruggiero scrisse: “Giovinetto, praticò lo sport dello sci, tra la nostra gente assai popolare. Ne diventò dopo qualche anno molto abile, tanto da poter partecipare anche a numerose gare, talune vincendone in altre sempre distinguendosi”.

“Naldino” Ruggiero

Poi il “Moss” e l’alpinismo. “Suo maestro fu uno dei più forti alpinisti del Cai Mandello, Giorgio Redaelli – si legge sempre in Piccolo mondo antico lecchese – e sotto la sua guida diventò un esperto rocciatore, al quale non era ignoto nessun segreto per vincere pareti anche di VI grado”.

E ancora: “Innumerevoli sono state le ascensioni da lui effettuate… Nel luglio 1975 salì, insieme a Benigno Balatti, la punta Agordo nel gruppo del Civetta. Il giorno dopo, insieme a Ezio Molteni, ascese la Torre Venezia per la via Tissi, la cosiddetta “direttissima”. La sua ascensione più difficile di quell’anno fu quella sulla parete nord-est del Pizzo Badile per la via Cassin”.

Lunedì prossimo, 15 maggio, saranno dunque 40 anni dalla scomparsa di Adriano Trincavelli e “Naldino” Ruggiero e quel giorno Davide, figlio del “Moss” e a sua volta sportivo di razza (da alcuni anni è l’incontrastato protagonista del Campionato delle Grigne di corsa in montagna), raggiungerà il canalone della Grigna teatro della tragedia e vi collocherà una targa con la scritta “1977-2017 – In memoria di chi non c’è più ma è sempre presente. Naldino – Moss”.

Un’iniziativa significativa di cui si faranno idealmente interpreti anche la moglie di Adriano Trincavelli, Angela, e le sorelle di Davide, Flavia e Barbara, oltre alla moglie di “Naldino” Ruggiero, Marvana, e alle tre figlie Caterina, Barbara ed Eleonora.

Domenica 14, invece, una messa a ricordo e in suffragio del “Moss” e di “Naldino” verrà celebrata alle ore 17 nella chiesa dei Piani Resinelli dal parroco di Abbadia Lariana, don Vittorio Bianchi. La celebrazione eucaristica sarà seguita da un rinfresco presso il bar-panificio “Il Forno della Grigna”.