75° della Battaglia di Erna, in tanti al fianco dell’Anpi per non dimenticare

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LECCO – In tanti hanno partecipato ieri, domenica, alla commemorazione organizzata dall’Anpi Lecco per ricordare i 75 anni della battaglia di Erna, la reazione al rastrellamento dei soldati tedeschi del 16 e 17 ottobre 1943, che nei giorni seguenti coinvolsero anche la Valsassina.

“Oggi ho l’onore di rappresentare l’amministrazione comunale di Lecco in questa ricorrenza che ha segnato e glorificato il nostro territorio: la battaglia dei piani d’Erna – ha detto il consigliere Bruno Biagi -. Perché è importante essere qui oggi? E perché a fianco dell’Anpi è importante che ci siano il Comune e i rappresentanti di enti e associazioni sinceramente democratici? In queste ultime settimane abbiamo sentito frasi pericolose che ci hanno fatto tornare alla mente i sinistri messaggi del fascismo. Ma la cosa più preoccupante, a mio avviso, è come queste frasi siano passate sotto silenzio, e la loro denuncia (timida denuncia) percepita quasi con fastidio, anche al ‘nostro’ interno. Chiediamoci perché. E’ importante scoprire i motivi di questa timidezza, così possiamo correre ai ripari. A mio giudizio, la sottovalutazione è dovuta sostanzialmente a ignoranza. Quindi, il nostro impegno: continuare ad organizzare soprattutto nelle scuole momenti di conoscenza della nostra storia antifascista, anche locale. Di continuare a promuovere iniziative per far conoscere a tutta la popolazione del pericolo di nuovi fascismi. Perché è questa la vera emergenza“.

“Noi pensiamo sia stato importante alcuni anni fa aver ripreso la memoria anche di questa giornata sia come lecchesi sia come antifascisti perché in essa ritroviamo una ricchezza di indicazioni e aiuti anche per l’oggi se siamo convinti che il ricordare da dove arriviamo ci serve per affrontare, studiare l’oggi e le nuove sfide che ci aspettano, i problemi che dobbiamo risolvere – ha detto il presidente dell’Anpi Enrico Avagnina -. Come Anpi di Lecco ci sentiamo affezionati a questa data perché la nostra città che dal 1983 è stata insignita della medaglia d’argento al valor militare per azioni di Resistenza, non è solo quella che vediamo tutti i giorni, un insieme di edifici, strade, piazze, è anche e soprattutto il risultato di idee, di grandi ideali, di lavoro quotidiano. Nella storia di ogni paese e città, come nelle vita di ogni persona ci sono dei momenti, delle date che ci hanno segnato, ci hanno caratterizzato e ci accompagnano”.

“Siamo molto preoccupati dal crescente clima di fastidio verso lo straniero, di rivalsa e di non ascolto verso il nostro simile dal punto di vista sociale, da questi segnali di chiusura che alimentano una guerra tra poveri e silenziosamente ci fanno scivolare verso un diffuso razzismo – ha detto Avagnina -. Sappiamo di essere oggi forse minoranza, ma di non essere i soli ad avere queste preoccupazioni e di non essere soli nella ricerca di soluzioni alternative a quelle prospettate oggi dalla maggioranza dal mondo politico europeo”.

La commemorazione ha visto la partecipazione dell’Orchestrina Majakovskij con Lionello Colombo e Luca Pedeferri.