A Lecco nascono le fiere virtuali che si visitano… da casa

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Al secondo piano della torretta in vetro che spicca tra i palazzi del Broletto, al civico 5/h di Corso Matteotti a Lecco, troviamo il dipartimento di Ricerca e Sviluppo della HyperFair. Da qui si domina buona parte della città, da qui la simpatica rana (logo della neonata impresa) è pronta a compiere un grande salto nell’universo dell’alta tecnologia web.

A dire il vero il salto è già stato compiuto: 1 milione di dollari di investimento, quartier generale a San Francisco (Usa) nella mitica Silicon Valley e stretta collaborazione con il Politecnico di Milano. Risultato: dopo un anno e mezzo di lavoro, che ha coinvolto 15 persone impegnate a tempo pieno, ha preso vita una nuova piattaforma web unica al mondo che consente di organizzare fiere, eventi aziendali e convegni in un ambiente 3D, immersivo e multimediale.

In altre parole, dal pc del proprio ufficio o di casa grazie alla piattaforma realizzata da HyperFair è possibile ‘andare in fiera’, incontrarsi, conoscersi e fare business semplicemente restando davanti al proprio computer. Questa strepitosa nuova tecnologia annulla le distanze, in quanto alla fiera virtuale chiunque fosse interessato, da qualunque parte del mondo sia, visitatore, espositore o buyer può partecipare con un semplice click. Che dire geniale!

A fare gli onori di casa, al secondo piano del palazzo di vetro di via Ghislanzoni, incontriamo Marco Campanari e Massimiliano Bonfanti fondatori di HyperFair, con loro, nonostante i quasi 10mila chilometri di distanza, il mantovano Andrea Ballarini (Coo di HyperFair) in collegamento skype nonostante laggiù siano le 2 di notte passate.

“La nostra sfida – spiega Campanari – è quella di riuscire a mondializzare questa nuova tecnologia, che abbiamo sperimentato in un paio di appuntamenti a Stanford e New York, poi in Italia al Mhdays la fiera del turismo (che termina oggi, 2 dicembre, ndr), mentre a breve ci sarà Wired Up la fiera del filo di ferro che vede protagoniste le aziende lecchesi”.

Per ‘toccare’ con mano la nuova tecnologia, Campanari ci conduce all’interno della fiera virtuale del turismo. Un avatar ci rappresenta all’interno del polo fieristico virtuale che appare come una tradizionale fiera; entriamo e iniziamo a girare per gli stand, incrociamo persone e facendo passare il puntatore del mouse su di loro ne visualizziamo identità e altre informazioni. Volendo, possiamo entrare in contatto con loro tramite chat o attraverso una chiamata skype anche solo per lasciare il classico biglietto da visita che archiviamo insieme a cataloghi e quant’altro nella nostra ‘valigetta’. Accedendo agli stand è possibile visionare cataloghi, ma anche video e gli stessi prodotti in esposizione riprodotti in 3 dimensioni. Gli spostamenti tra un ambiente e l’altro possono avvenire anche con il telestrasporto e in un baleno passiamo da un padiglione all’altro. In fiera troviamo anche un auditorium, l’info point, e uno spazio relax dove è possibile fare conoscenza con i partecipanti alla fiera e quando riteniamo sia giunto il momento di concludere la visita, per “tornare a casa” basta un semplice click sul logout, niente auto, treni o metropolitane…

Uno dei vantaggi di una fiera virtuale è proprio l’annullamento delle distanze, come spiega lo stesso Campanari: “Non esistono più spostamenti, non serve più prenotare hotel o biglietti aerei, non serve più spostare i propri prodotti dall’azienda alla fiera perchè tutto viene realizzato in un ambiente virtuale 3D”. Ma questo non è l’unico vantaggio: “E’ chiaro che in questo modo le fiera può essere visitata in modo più veloce, attraverso un motore di ricerca e gli appositi filtri si possono effettuare ricerche mirate e immediate; cataloghi, biglietti e informazioni varie vengono archiviate e gli stessi colloqui possono essere registrati e salvati”.

Tutto diventa più comodo, più facile e mirato a ciò che si stà cercando. “Altro aspetto da non trascurare – prosegue Campanari – sono i costi. Possiamo dire che, se facciamo 100 il costo di uno stand a una fiera tradizionale, con questa soluzione riduciamo la spesa a 20, senza dimenticare la comodità”.

A lavorare nella sede di Lecco al fianco di Campanari e Bonfanti c’è un team di ingegneri e un disegnatore industriale che si occupa della grafica per un totale di 9 persone alle quali si aggiungono le tre che sono in California. Intanto nel team di HyperFair è da poco entrato a far parte Lorenzo Thione, probabilmente sconosciuto ai “comuni mortali” ma non per chi opera nel settore internet in quanto è stato il creatore del motore di ricerca Bing poi venduto da Thione per la bellezza di 100milioni di dollari alla Microsoft.

“Essendo la nostra impresa una Start Up è importante riuscire ad acquisire nuove e importanti persone, nel caso di Lorenzo stiamo parlando di una figura eccezionale che ci permetterà di fare un grande passo in avanti. A lui è stata affidata la gestione dell’advisoring board”.

Volgendo lo sguardo verso il futuro, Campanari non ha dubbi: “La strada è ancora lunga e abbiamo molto lavoro da fare, ma sappiamo di aver creato una piattaforma unica al mondo che sta destando molto interesse, infatti abbiamo delle negoziazioni con Germania, Italia e Stati Uniti. Il 2012 sarà importante perchè cercheremo di mondializzare e diffondere questa tecnologia”. La sfida è aperta ma la simpatica rana di HyperFair si sta già trasformando in una bellissima principessa…