A Rossino la serata per le vittime della strada. “Presto nelle scuole”

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CALOLZIO – Basta fiori sull’asfalto, è questo il messaggio dell’incontro per sostenere la cultura alla sicurezza stradale, alla responsabilità civile e al rispetto per la vita, che si è svolto nella serata di venerdì presso l’oratorio di Rossino, a cura dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada – onlus, e patrocinato dalle amministrazioni comunali di Calolzio ed Erve.

Ivanni Carminati
Ivanni Carminati

Tanti i messaggi lanciati da Ivanni Carminati, responsabile provinciale AVIFVS di Bergamo, e padre del piccolo Cristiano, morto a soli 9 anni in un incidente stradale, nel 2003, mentre con la famiglia era di ritorno dalle vacanze; “a seguito dell’incidente mi son sentito solo, poi 4 anni dopo, ho scoperto l’associazione e che non c’erano referenti a Bergamo” così nel 2007 viene aperta la sede bergamasca che si occupa di appoggio morale, assistenza psicologica e legale alle famiglie delle vittime.

 

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4 mila i morti sulle strade in Italia, 600 l’anno in Lombardia, regione che detiene in tutta la Penisola il triste primato, queste sono solo alcune delle cifre indicative della grandezza del fenomeno, sempre più spesso causato dall’abuso di alcol o droghe e dall’utilizzo del cellulare quando si è al volante, “nonostante ciò in Italia si parla ancora troppo poco di incidente stradale e gli spot pubblicitari di auto superano di gran lunga quelli dei rischi della guida… Degli incidenti si cerca di non parlare” continua Carminati.   “Se una sera uscite e chi guida ha bevuto, convincetelo a non usare la macchina, chiamate pure i vostri genitori, qualsiasi ora sia, e voi genitori, non sgridateli vuol dire che hanno capito che è meglio tornare a casa interi–  si è poi rivolto ai ragazzi presenti in sala il responsabile dell’associazione-  facciamo prevenzione, non vogliamo mettervi paura, guidate sempre seguendo le regole!”.

 

alcuni ragazzi presenti in sala
Alcuni ragazzi presenti in sala

 

Claudia Bolis
Claudia Bolis

Claudia Bolis, di Erve, che ha organizzato la serata, ha voluto portare la sua testimonianza come sorella di Oreste, morto il 21 agosto 2014, a bordo della propria motocicletta, in uno schianto contro un’opel corsa che stava invertendo la marcia, lungo la ex statale briantea, nonostante il divieto; “in questi due anni ci siamo ritrovati più volte a passare per la strada dove mio fratello ha perso la vita e più volte abbiamo visto commettere la stessa manovra sbagliata e vietata, purtroppo la morte di Oreste non è servita per cambiare le cose, come se la perdita di una vita non fosse abbastanza e non permettesse di salvarne altre”.   

Maria Angela Bolis
Maria Angela Bolis

“I genitori degli Angeli”, questo il titolo della poesia scritta e letta da Maria Angela Bolis, mamma di Davide Lo Conte, rimasto vittima mentre rincasava da una serata di risate e compagnia a causa di un ubriaco alla guida.

Il vicesindaco di Calolzio Massimo Tavola,  ha partecipato in veste di amico della famiglia di Davide Malighetti e di professore presso la scuola media Manzoni: “l’incidente di soli due mesi fa a Monte Marenzo ha scioccato tutti i giovani della Valle San Martino, si sono resi conto di come in un attimo cambia l’esistenza di un intero paese, mi trovo qui anche in veste d’insegnante, l’educazione a questi temi è troppo spesso lasciata alla libera iniziativa dei docenti, è importante che anche dagli amministratori giunga un input perché la sicurezza stradale ha una forte importanza e valenza sociale”.

 

I rappresentanti delle amministrazioni comunali del territorio
I rappresentanti delle amministrazioni comunali del territorio

 

Proprio a tal proposito i sindaci di Calolzio ed Erve, rispettivamente Cesare Valsecchi e Giancarlo Valsecchi, a termine della serata hanno preso l’impegno di promuovere iniziative di sensibilizzazione nelle scuole; “si potrebbe cominciare dall’istituto superiore Rota, in accordo con la dirigente, parlarne permette di fare dei passi avanti, è recente l’approvazione della legge sull’omicidio stradale” così il primo cittadino di Erve.

“Fa piacere vedere che tanta gente partecipi a queste iniziative, il tema della sicurezza è molto sentito e di primaria importanza… è sempre traumatica la perdita di un proprio caro in queste circostanze, bisogna far capire il valore di prestare prudenza, è un attimo perdere la vita e tutti i sogni” ha invece affermato Cesare Valsecchi.

Alla serata hanno voluto prendere parte anche Don Luciano Tengattini, parroco di Erve e Rossino, il sindaco di Monte Marenzo Paola Colombo, Giacomo Carsana assessore del comune di Carenno, il vicesindaco di Erve Paolo Crespi ,l’assessore Milesi Giovanna e  Angelo Fontana responsabile dell’area sociale della Polisportiva di Monte Marenzo.