Abbadia. Addio ing. Vitali, ex assessore e presidente dell’asilo

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L’ingegner Giancarlo Vitali, morto all’età di 78 anni.

ABBADIA LARIANA – Un pubblico amministratore preparato e scrupoloso. E un dinamico quanto competente presidente dell’asilo del paese, attento a farsi carico delle esigenze della storica scuola dell’infanzia. Poi la sua passione per la montagna e quella per la musica e per il bel canto.

Abbadia Lariana ha dato venerdì 10 febbraio l’estremo saluto all’ingegner Giancarlo Vitali, morto all’età di 78 anni.

Un dolore grande non soltanto per sua moglie Lucia, per le tre figlie Laura, Diana e Elena e per gli adorati nipoti, ma anche per l’intera comunità di Abbadia, il paese dove abitava e dove aveva stabilito la sua residenza molti anni fa dopo aver vissuto per qualche tempo a Mandello.

Proprio in quella che ormai era la “sua” Abbadia Vitali fu assessore alla Pubblica istruzione e alla cultura dal 1980 al 1985 (sindaco era l’ex campione olimpico di canottaggio Giovanni Invernizzi, succeduto a Ezio Cameroni) eletto nella lista della Democrazia Cristiana.

Capogruppo dello schieramento scudocrociato era Bruno De Carli e vicesindaco Camilla Candiani. Con lui in Giunta vi erano Fausto Moltrasio, Giovanni Mezzera, Gianmario Colombo e Andrea Guglielmetti.

L’ingegner Vitali, che ha lavorato a lungo alla Gilardoni raggi X di Mandello dapprima come capo ufficio tecnico poi nel ruolo di direttore della produzione, si candidò successivamente anche in occasione delle elezioni del 1995 e del 2000 e in quel decennio amministrativo (appunto dal ’95 al 2005) ricoprì il ruolo di consigliere comunale di minoranza.

Da oltre vent’anni Vitali era alla guida dell’asilo di Abbadia, istituzione della quale nel 2011 era stato festeggiato il centenario della nascita. “Un secolo in ottima salute – aveva detto in quell’occasione l’ingegner Vitali – e ci auguriamo di continuare su questa strada”.

La scuola dell’infanzia “Casa del bambino” di Abbadia venne infatti fondata nel 1911 e iniziò a funzionare nel maggio dell’anno successivo. Inizialmente si configurò come asilo parrocchiale, fu eretto ente morale con regio decreto e tale rimase fino al 1992.

Fino al 2001 ha mantenuto le caratteristiche di ente morale “depubblicizzato”, retto da un consiglio di amministrazione rinnovato periodicamente dall’assemblea dei soci. Fin dall’inizio la gestione fu affidata a un ordine religioso di suore , che iniziarono il loro servizio a tempo pieno non soltanto all’interno della scuola dell’infanzia ma anche in parrocchia.

Le Suore mantellate Serve di Maria andarono poi gradualmente diminuendo di numero fino al 1989, anno in cui l’ultima suora lasciò l’asilo. A quel punto la conduzione della struttura fu affidata a personale laico.

Giancarlo Vitali, bellanese d’origine, aveva anche una grande passione per la montagna, che lo portava a frequentare assiduamente il gruppo dei “Semprevivi” attivo all’interno del Cai Grigne. E poi amava la musica e il canto, al punto da indurlo a far parte del Coro Gaudeamus di Mandello diretto da Manuela Fasoli.

“La morte improvvisa di Giancarlo Vitali ci ha lasciato sbigottiti – afferma Cristina Bartesaghi, sindaco di Abbadia Lariana – Tutti sapevamo della sua malattia, ma lo vedevamo ancora attivo e partecipe. Giancarlo aveva iniziato la sua esperienza amministrativa negli anni Ottanta nella giunta guidata da Giovanni Invernizzi e aveva successivamente svolto il ruolo di pubblico amministratore anche dai banchi dell’opposizione”.

“Nel frattempo – aggiunge – era  stato eletto presidente dell’asilo “Casa del bambino”, ruolo che ha svolto “a tempo pieno”, dedicandovi tempo, energie e passione. E’ inutile nascondere che a volte abbiamo avuto qualche discussione e che non sempre ci si trovava d’accordo su determinate scelte, ma il desiderio di fare il bene dei bambini e della scuola ci ha sempre portato a cercare le soluzioni migliori”.

“Da sindaco ma anche da ex educatrice proprio in quella scuola materna – conclude Cristina Bartesaghi –  voglio ringraziare Giancarlo per il suo impegno tenace, oserei dire fino all’ultimo respiro, indispensabile per il ruolo che ricopriva, e con lui ricordare i “miei” presidenti Adele Croci e Natalino Valassi, che hanno sorretto le sorti della scuola negli anni precedenti, e tutti i volontari che hanno collaborato alla crescita dell’asilo”.