Abbadia, benedetto il nuovo sagrato davanti alla Madonna di Fatima

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La statua della Madonna pellegrina di Fatima domenica 6 settembre nella chiesa parrocchiale di Abbadia Lariana.
La statua della Madonna pellegrina di Fatima domenica 6 settembre nella chiesa parrocchiale di Abbadia Lariana.

 

ABBADIA LARIANA – Il primo pensiero di don Vittorio De Paoli, appena prima che avesse inizio la celebrazione della messa solenne in parrocchiale, è stato per Michele, il ragazzino di quinta elementare che ieri sera, con i genitori, era stato il primo ad accogliere la Madonna pellegrina di Fatima all’ingresso in Abbadia Lariana.

“Adesso metteremo sulla statua un rosario – ha detto l’assistente spirituale dell’Apostolato mondiale di Fatima – e al termine del rito eucaristico lo doneremo proprio a Michele come segno della benedizione della Madonna”.

Erano in molti anche domenica 6 settembre, nella chiesa di San Lorenzo, per “incontrare” la Madonna pellegrina giunta appunto ieri sul Lario e accolta al parco di Chiesa Rotta in una serata fredda e ventosa.

Una splendida giornata di sole ha invece accompagnato le ultime ore ad Abbadia della statua della Vergine, davanti alla quale tra ieri sera e stamattina sono stati numerosi i fedeli che hanno sostato in preghiera.

“Ho ancora nel cuore immagini e ricordi di quattro anni fa – ha detto don Vittorio De Paoli all’omelìa – e so che oggi qui ad Abbadia celebrate la festa della Madonna della Cintura, che ha una spiritualità molto bella. Siete dunque devoti a una Madonna che vi dice di camminare insieme senza inciampare”. “Ricordate – ha aggiunto il sacerdote – che Maria desidera tanto che noi ascoltiamo Gesù suo figlio”.

 

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Don Vittorio ha quindi esortato ad amare non per paura. “Ecco allora – ha affermato – che Gesù ci dà coraggio. Lui ci dice che dobbiamo sempre farci forza e non lasciarci mai vincere appunto dalla paura. Chiediamolo perciò anche a Maria: lei ci aiuti a non permettere alla paura di rubarci la serenità”.

Il celebrante ha poi invitato i fedeli ad avere cura della propria fede (“che aiuta a generare un’umanità giusta”) e ad avere rispetto di ogni uomo, ricco o povero che sia. “Un uomo che picchia è un povero uomo – ha specificato – ed è un vigliacco. Allora facciamo sì che la nostra rabbia non degeneri mai in stizza che offende e proprio la fede ci aiuti a essere donne e uomini educati e a generare la gentilezza cristiana”.

L’ultima esortazione del sacerdote è stata quella ad “aprirsi”, ossia a usare al meglio i doni che Dio ci ha dato. “Ci ha donato il cuore – ha concluso – e allora amiamo”.

Al termine della celebrazione eucaristica la statua della Madonna pellegrina di Fatima è stata portata all’esterno della parrocchiale per la benedizione del rinnovato sagrato.

E prima il parroco di Abbadia, don Vittorio Bianchi, poi lo stesso don Vittorio De Paoli hanno sottolineato come il sagrato di ogni chiesa offra l’opportunità di creare un clima di accoglienza.

“Questo sagrato vi parla – ha detto in particolare don Vittorio De Paoli riprendendo un concetto già esposto la sera precedente nella sua riflessione seguita all’arrivo della statua della Vergine – e vi invita a incontrare il Signore. Poi, all’uscita dalla chiesa, guida i vostri primi passi verso  casa”.

L’ultimo atto della “tappa” lariana della Madonna pellegrina è stato rappresentato dalla benedizione. Poi la statua ha lasciato il sagrato e Abbadia. E qualcuno non ha potuto trattenere una lacrima.

DI SEGUITO, LE IMMAGINI DELLA CERIMONIA DI DOMENICA 6 SETTEMBRE AD ABBADIA LARIANA CON LA STATUA DELLA MADONNA PELLEGRINA DI FATIMA