Abbadia, grande festa per i 40 anni del Centro Sport

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Da sinistra Cleto Tizzoni e Piero Colombo sabato 10 gennaio sul palco del cineteatro di Abbadia Lariana.
Da sinistra Giordano Chiari, Cleto Tizzoni e Piero Colombo sabato 10 gennaio sul palco del cineteatro di Abbadia Lariana.

ABBADIA LARIANA – E’ iniziata con la lettura di alcune significative frasi pronunciate da Papa Francesco lo scorso giugno in piazza San Pietro in occasione del settantesimo di fondazione del Csi e si è conclusa con il taglio di una grande torta.

E’ stata festa grande, ieri sera al cineteatro dell’Oratorio “Pier Giorgio Frassati” di  Abbadia Lariana, per i 40 anni del Centro Sport.

Una festa con un gran numero di atleti in sala, con i loro allenatori e naturalmente con i dirigenti di ieri e di oggi del sodalizio. Non a caso i primi a salire sul palco e a ricevere l’applauso dei presenti sono stati Cleto Tizzoni, Piero Colombo e Giordano Chiari, che furono tra i fondatori dell’associazione unitamente ad Antonio Fumeo e a Marco Brusadelli. Con loro Gian Natale Balatti, un’altra colonna del Centro Sport.

In platea, con l’attuale presidente Luca Donato e con il sindaco Cristina Bartesaghi, il parroco don Vittorio Bianchi e don Tullio Salvetti, che fu a sua volta parroco di Abbadia dall’82 al ’95, oggi prevosto di Monte Olimpino. E poi don Alessio Albertini, consulente ecclesiastico nazionale del Centro Sportivo Italiano, e Carlo Isacchi, presidente del Csi lecchese.

Centro-Sport_Abbadia-Lariana_festa_40-anni_2015 (17)Una cerimonia, e non poteva essere diversamente, vissuta tra ricordi e scambi di auguri. E con una serie di premiazioni. Ma anche una serata dominata da quelle parole di Papa Francesco ascoltate in apertura, con l’invito del pontefice ai ragazzi a mettersi in gioco nella vita come nello sport e a essere sempre degni della maglia indossata, a dare il meglio di se stessi e a non accontentarsi di un “pareggio mediocre”.

E poi quell’invito ai dirigenti a agli allenatori a essere prima di tutto persone accoglienti, capaci di tenere aperta la porta per dare a ciascuno, soprattutto ai meno fortunati, un’opportunità per esprimersi.

Quindi la proiezione dello spezzone del filmato realizzato per documentare i 40 anni di storia del Centro Sport e la sollecitazione a continuare a impegnarsi per concretizzare nuovi progetti e ultimare quelli già avviati, a partire dal campo di calcio in sintetico che sarà inaugurato oggi, domenica 11 gennaio, e per il quale devono in ogni caso essere raccolti altri fondi per arrivare a coprire per intero le spese sostenute per la sua realizzazione.

Poi gli appelli degli intervenuti, a cominciare da quelli rivolti ai ragazzi da don Vittorio (“Se saprete continuare su questa strada diverrete quegli uomini dei quali la Chiesa, ma in generale la nostra società, hanno assoluta necessità”) e agli adulti da Luca Donato (“Siamo tutti volontari e abbiamo bisogno di voi per continuare a coltivare i nostri sogni”).

Don Alessio Albertini,
Don Alessio Albertini, consulente ecclesiastico nazionale del Csi.

Don Alessio Albertini, chiamato a condividere la festa per i 40 anni del Centro Sport, ha rivolto un primo augurio ai dirigenti e agli allenatori della società (“Sappiate sempre nutrire l’amore verso i ragazzi a voi affidati”), il secondo ai genitori (“Restate accanto ai vostri figli e camminate con loro, andando però non al vostro ma al loro passo”) e il terzo ai ragazzi (“Date sempre il massimo ed esprimete il meglio di voi stessi”), prima dell’appello conclusivo: “Questa vostra società sportiva sia una relazione di amicizia”.

Nella parole di don Tullio non è mancato un ricordo di don Giovanni Zaboglio, che fu a sua volta alla guida della Chiesa di Abbadia Lariana e al quale si deve la costruzione dell’oratorio. “Per mandare avanti un’associazione – ha detto l’ex parroco – servono certamente anche facce nuove, ma è soprattutto indispensabile educare i ragazzi ai valori autentici dello sport, tra i quali rientra la capacità di vincere ma anche quella di perdere”. “E inoltre – ha aggiunto – non dimenticate di coltivare la virtù della speranza”.

Silvano Micheli (primo a sinistra), premiato ad Abbadia Lariana come atleta dell’anno.

Un lungo applauso ha accolto anche la premiazione dell’atleta dell’anno, riconoscimento attribuito a Silvano Micheli, 44 anni, che nel 2014 si è messo in evidenza in particolare alla Maratona di Venezia e a quella di Firenze e la cui carriera sportiva è iniziata 15 anni fa. Da allora Micheli ha partecipato a sette edizioni del Trofeo Scaccabarozzi – Sentiero delle Grigne di corsa in montagna, a otto edizioni della Como-Valmadrera e più volte alla Molina-rifugio Elisa, oltre che alla Luzzeno-Manavello e alla corsa del viandante.

Dopo essersi preso un anno di pausa, lo scorso settembre Silvano ha deciso di rimettersi in gioco prendendo parte alla Zac Up, disputata sulla distanza dei 27 chilometri.

Culla ora un grande sogno, Micheli: stabilire cioè il record di salite partendo da Abbadia e arrivando fin sulla vetta della Grignetta. “Ad oggi – ha spiegato ieri sera il forte atleta – ho raggiunto la cima della Grigna meridionale 815 volte e il mio obiettivo è arrivare a 1.000 salite”.

Applausi e incitamenti hanno altresì accompagnato la “passerella” degli atleti del Centro Sport Abbadia impegnati nelle discipline del calcio, della pallacanestro e della pallavolo. Per il calcio sono stati chiamati tecnici e giocatori delle squadre Under 8, Under 10, Under 12, Under 14, Allievi, Juniores, Open femminile e Open maschile, per la pallacanestro i ragazzini del Microbasket e la compagine Open maschile e infine la squadra femminile di pallavolo.

Poi il gran finale, con i componenti del consiglio direttivo schierati sul palco, la consegna di un riconoscimento al presidente Luca Donato e, come detto, il taglio della torta di compleanno.

DI SEGUITO, LE IMMAGINI DELLA FESTA DI SABATO 10 GENNAIO PER I 40 ANNI DEL CENTRO SPORT ABBADIA