Abbadia, il sindaco sull’ex hotel: “Quelle dei 5 Stelle sono illazioni”

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il complesso edilizio sorto ad Abbadia dove sorgeva l'ex albergo "La Rosa", in via Nazionale.
Il complesso edilizio realizzato ad Abbadia dove sorgeva l’ex albergo “La Rosa”, in via Nazionale.

 

ABBADIA LARIANA – Qualche giorno fa a prendere posizione era stato il Movimento 5 Stelle di Abbadia Lariana, fortemente critico nei confronti dell’amministrazione comunale a proposito della costruzione realizzata in via Nazionale laddove sorgeva l’albergo ristorante “La Rosa”.

I pentastellati non contestavano in realtà la ristrutturazione in sé dello stabile quanto piuttosto la presunta violazione di determinate norme regionali in materia di prevenzione e riduzione delle emissioni nell’atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente.

In  particolare, il M5S interrogava la giunta ma altresì tutti i pubblici amministratori del paese su come fosse possibile che dal termine dei lavori sull’ex hotel appaia uno striscione “su cui non vi è alcuna indicazione delle prestazioni e della classe energetica degli edifici in vendita”.

“La normativa regionale – ricordavano al riguardo i 5 Stelle – nel caso in cui l’immobile rientri nelle situazioni in cui non è obbligatoria la dichiarazione energetica prevede che debba peraltro apparire ben visibile la seguente scritta: Immobile non soggetto all’obbligo di certificazione energetica”.

Il sindaco di Abbadia Lariana, Cristina Bartesaghi.
Il sindaco di Abbadia Lariana, Cristina Bartesaghi.

Ora arriva la risposta del sindaco e di “Abbadia insieme”, lo schieramento di maggioranza che esprime appunto il primo cittadino.

“Sull’eventuale violazione alla legge regionale 24 del 2006 e alla mancata dichiarazione della classe energetica nell’annuncio di vendita degli appartamenti del complesso “A fior di lago” – scrive in una sua nota Cristina Bartesaghi – gli uffici comunali competenti stanno procedendo nella verifica. Ci pare comunque che dovere prioritario dei cittadini sia quello di inviare direttamente all’amministrazione comunale eventuali segnalazioni, prima ancora che alla stampa”.

“Ciò avviene abitualmente – aggiunge – in molti altri casi. Ad ogni modo riteniamo eccessivo, qualora sia appurata la violazione, parlare per questa situazione  di “nefandezze”. Riguardo poi al fatto che al numero di telefono indicato sullo striscione risponda un ex sindaco, crediamo non meravigli nessuno, poiché in paese è noto che l’architetto Rocco Cardamone svolge l’attività di libero professionista”.

“In merito poi alla velata illazione “sull’alzare i sottotetti in prossimità delle elezioni” – osservano sempre Cristina Bartesaghi e i consiglieri di maggioranza di Abbadia – precisiamo che l’intervento attuato presso l’ex complesso dell’hotel “La Rosa” è stato autorizzato dagli uffici competenti in data 18 luglio 2013 (non ci sembra, dunque, in prossimità delle elezioni), in base alla legge regionale sull’amianto numero 4 del 13 marzo 2012”.

Quindi l’affermazione conclusiva: “Pensiamo che l’Amministrazione guidata da “Abbadia insieme” da vent’anni “cambi nomi” perché sempre nuovi cittadini vogliono mettere a disposizione tempo ed energie per il loro paese (ma non è questo alla base del Movimento 5 Stelle? ), cittadini – lo ribadiamo, non “burattini” – che decidono e rispondono in proprio delle scelte fatte”.