Accorpamento delle Prefetture, il Coisp di Lecco dice no

Tempo di lettura: 3 minuti

Prefettura LeccoLECCO – La notizia della riorganizzazione del Ministero dell’Interno e dei suoi Dipartimenti, fresca del 10 settembre scorso, tra le prime reazioni ha suscitato quella del Coisp (Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia).

Forte la preoccupazione per la decisione presa, espressa in un comunicato dal Segretario Generale Provinciale Coisp Lecco, Francesco Bruno: “Si tratta di una decisione scellerata – ha dichiarato il segretario – contro il quale esprimiamo il nostro disaccordo”.

Segue l’intero comunicato:

Il 10 Settembre si è svolta presso il Dipartimento della Polizia di Stato una riunione durante la quale l’Amministrazione ha portato in esame una proposta che prevede la riorganizzazione del Ministero dell’Interno e dei suoi Dipartimenti, a cominciare proprio da quello della Pubblica Sicurezza.

Il progetto nasce dall’attuazione della Legge 144/2014 inerente misure di semplificazione amministrativa e della Legge 147/2014 riguardante le disposizioni sulle città metropolitane e sulle provincie. Il provvedimento riguarderà la chiusura di Prefetture e Questure ed in luogo di queste ultime nasceranno comunque dei presidi territoriali di cui il Ministero non è stato ancora in grado di indicare la tipologia, l’inquadramento ordinamentale e la consistenza organica. Il Coisp, nel suo intervento, ha criticato fortemente il provvedimento proposto, specificando che la malsana idea di chiudere 23 Questure su tutto il territorio Italiano (accorpando le loro competenza presso le Questure limitrofe) è un disegno scellerato e pericoloso per il Sistema Sicurezza del Paese, e che mai nella storia della Repubblica Italiana, nessuno aveva pensato di incidere in modo così negativo e pesante sulla sicurezza dei cittadini.

“Il Coisp – ha dichiarato il Segretario Generale Provinciale Coisp di Lecco Francesco Bruno – a venti anni dall’ apertura della Questura di Lecco chiuderla, o ridimensionarla è un atto di pura follia. In tutti questi anni numerosissime inchieste giudiziarie hanno accertato l’esistenza di gruppi malavitosi, di stampo mafioso, radicati nel territorio lecchese. Pertanto il declassamento o la chiusura degli Uffici della Polizia di Stato comporterebbe il prevaricare di queste organizzazioni e un aumento del senso di insicurezza da parte dei cittadini. Infine, in questo momento storico dove la politica sbandiera la cosiddetta “spending review” qualcuno dovrà spiegare ai cittadini del lecchese , lo spreco di centinaia di miglia di euro spesi per ristrutturare uno stabile ubicato in via XI Febbraio di Lecco, che avrebbe dovuto accogliere una Prefettura già chiusa.”

“Il Coisp inoltre – ha precisato il Segretario Generale Regionale Coisp Lombardia Gaspare Liuzzaha chiesto che il confronto avvenga con il Ministro dell’Interno in quanto è quest’ultimo che, prima dinanzi ai Cittadini e poi ai Poliziotti, si deve assumere la responsabilità di smantellare importanti articolazioni della Polizia di Stato, incidendo in modo profondo e inopportuno sulla sicurezza dei cittadini che risiedono in ventitré provincie Italiane, alcune delle quali anche fortemente aggredite dalla criminalità mafiosa. In Lombardia è prevista la soppressione della Questura e della Prefettura nelle Province di Lecco, Cremona, Lodi e Sondrio (rispettivamente accorpate a Como, Mantova, Pavia e Bergamo), segnando un incredibile arretramento territoriale del Sistema Sicurezza del paese che di fatto con un colpo di spugna viene riportato indietro di 35 anni”.

“Il Coisp – ha continuato Liuzza – è fermamente contrario alla chiusura di tutte le 23 Questure ed al contrario di altre organizzazioni sindacali non intende accettare passivamente né subire questo provvedimento normativo: pertanto, se si persevererà nell’intenzione di adottare questo invasivo provvedimento, il Cosip metterà in campo tutte le iniziative necessarie ad evitare lo smantellamento del Sistema Sicurezza di cui questo progetto è solo l’inizio”.

Di seguito l’elenco delle città dove saranno accorpate/chiuse le Questure e le Prefetture (tra parentesi le Questure che si pretende di chiudere):

Alessandria (Asti) , Ascoli Piceno (Fermo), Avellino (Benevento), Bergamo (Sondrio), Caltanisetta (Enna), Campobasso (Isernia), Catanzaro (Vibo Valentia), Como (Lecco), Imperia (Savona) L’Aquila (Teramo), Lucca (Massa Carrara), Mantova (Cremona) Novara (Verbano Cusio Ossola), Nuoro (Oristano), Padova (Rovigo) Parma (Piacenza) , Pavia (Lodi) , Pescara (Chieti), Pistoia (Prato), Treviso (Belluno) , Udine (Pordenone) , Vercelli (Biella), Viterbo (Rieti)