Acqua e disagi di domenica: le scuse di Idroservice

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acqua_rubinettoVALMADRERA – “Mi rammarico per il fatto che il processo di informazione, stante il repentino cambiamento di programma, possa aver causato comprensibili (anche se solo in parte giustificati) allarmi nell’utenza. Per il futuro cercheremo di evitare il ripetersi di simili situazioni: è infatti nostra intenzione di adottare un protocollo che modelli il processo informativo in modo da garantire maggiormente la doverosa informazione e auspicabilmente accresciuta uniformità e linearità di reazione delle parti interessate”.

Ha parlare è l’ing. Gianfranco Castelli, amministratore unico di Idroservice, società incaricata del servizio idrico in provincia che nel weekend scorso aveva annunciato quasi 50 Comuni lecchesi e comaschi il rischio della sospensione dell’erogazione dell’acqua pubblica dalla notte a mezzogiorno di domenica a causa di un guasto alla rete. Un avviso diramato giusto il giorno prima dei possibili disagi, scatenando le polemiche dei primi cittadini e dei commercianti; disagi che non si sono comunque verificati.

“Chiarisco una volta per tutte che l’intervento in differita domenicale, che tanto ha allarmato, è stato programmato per garantire la necessaria sicurezza compatibile con il livello di informazione disponibile al momento in cui la decisione è stata presa – spiega Castelli – Anche se l’ho già fatto per i canali aziendali, all’equipe che ha operato sul campo, al personale ENEL e delle Imprese che hanno collaborato do atto della professionalità e dedizione con cui hanno svolto il compito non facile loro assegnato”.

Gianfranco Castelli
Gianfranco Castelli

Nella notte tra sabato e domenica è stato effettuato l’intervento sulla condotta principale dell’impianto di potabilizzazione di Valmadrera.
Un intervento “particolarmente critico per la localizzazione della perdita”, come spiega il responsabile della società:

“Idroservice, come qualsiasi azienda, è obbligata a compiere interventi in condizioni di sicurezza e questo principio fondamentale ha indotto a decidere per un intervento in piena luce – prosegue Castelli – Solo successivamente, quando nel tardo pomeriggio di venerdì ENEL ha definitivamente preso la posizione di non consentire un intervento con cavi in tensione – e quindi con impianto in funzione – siamo ritornati all’opzione di operare nottetempo con cavi elettrici disattivati e quindi con impianto fermo. Questo cambiamento di programma, se da un lato ha alleviato la posizione di Valmadrera e Malgrate, dall’altro ha certamente cambiato il quadro di possibile impatto su tutti i comuni serviti dall’ex Acquedotto Brianteo”.

L’intervento, conclude l’amministratore di Idroservice, “è stato condotto con successo a partire dalle ore 24 di sabato con collaborazione dell’ENEL ed è stato concluso nel giro di 5 ore senza alcun impatto sensibile sulla popolazione servita, anche perché è stata messa in gioco, durante l’assenza di alimentazione, tutta la capacità dei serbatoi di accumulo”.