Addio a Gianfranco Abruzzo, uomo di profonda cultura

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Gianfranco Abruzzo il giorno delle sue nozze (foto Francesco Gala).

MANDELLO – In pensione da qualche anno, era malato da tempo. Uomo di spessore e di profonda cultura, coltivava molteplici interessi, a cominciare dalla sociologia e dalla politica.

Mandello ha dato venerdì 16 ottobre l’ultimo saluto a Gianfranco Abruzzo. Il rito funebre è stato celebrato nella chiesa parrocchiale di Somana.

Marito della dottoressa Laura Pensotti, da lui sposata nel 2004, fu per molte stagioni il “grillo parlante” – come a lui stesso piaceva definirsi – all’interno del consiglio direttivo del Centro di cultura “Aldo Paramatti” di Lecco.

Tuttora faceva parte del direttivo dell’associazione che porta il nome del suo fondatore, al quale lo legavano sentimenti di amicizia e del quale fu un attento, colto e intelligente collaboratore.

“E’ una grave perdita per noi e in generale per il mondo della cultura lecchese – dice Umberto Paramatti, attuale presidente del Centro di cultura che porta come detto il nome di suo padre Aldo – Al nostro sodalizio il caro Gianfranco non mancava mai di fare avere continui stimoli e il suo parere. Era inoltre sempre portatore di particolari e originali punti di vista”.

“Era anche un uomo – aggiunge – che, malgrado le difficoltà oggettive di comunicazione dovute all’obbligo dell’utilizzo di un apparecchio sintetizzatore della sua voce, stavi ad ascoltare volentieri per la precisione delle sue argomentazioni e l’assoluta mancanza di banalità in ogni intervento. Torno a ripetere che per tutti noi quella di Abruzzo è una grave perdita”.

Un altro bel primo piano di Gianfranco Abruzzo (foto Francesco Gala).
Un altro bel primo piano di Gianfranco Abruzzo (foto Francesco Gala).