Aerosol: i lavoratori incrociano le braccia, sciopero ad oltranza

Tempo di lettura: 2 minuti

 

VALMADRERA – Sarà sciopero ad oltranza all’Aerosol Service di Valmadrera: i lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia finché non verrà trovata una soluzione alla crisi finanziaria che sta vivendo l’azienda di Valmadrera.

“Siamo stati rassicurati, sembrava che finalmente in azienda dovessero entrare delle liquidità invece abbiamo saputo che è tutto saltato – spiega Massimo Ferni, sindacalista della Femca Cisl – Il 14 settembre ci siamo trovati in Provincia con l’Unità di Crisi e ci era stato detto che l’accordo con il fornitore – per il quale erano stati bloccati i conti correnti aziendali a causa dei mancati pagamenti da parte dell’azienda – era stato trovato. Un accordo che avrebbe dovuto essere sottoscritto in Tribunale lo scorso martedì ma che non è mai stato depositato dopo che il fornitore ha deciso di non accettarlo. Ora toccherà al Giudice prendere la decisione e decidere se sbloccare i conti o pignorarli”.

I sindacalisti Massimo Ferni, Nicola Cesana e Celeste Sacchi

 

I lavoratori una novantina, ricorda Ferni, “sono senza stipendio da quasi 3 mesi. Una condizione inaccettabile. Questa azienda funziona ancora ha buoni clienti, soprattutto nell’ambito farmaceutico, e se dovesse chiudere sarebbe davvero grave. Per questo si è deciso di scioperare”.

“Viviamo questa situazione da mesi oramai – ribadisce Nicola Cesana della Filctem Cgil – la Provincia ha aperto un tavolo di crisi e il comune di Valmadrera ha posto la sua attenzione sulla vicenda, abbiamo il loro supporto ma come emerso tutto resta fermo. Da venerdì a oltranza i lavoratori hanno deciso di scioperare, potevano starsene a casa tranquilli invece hanno deciso di manifestare e fare opposizione. Lunedì prossimo (25 settembre) dovremmo avere un incontro con la direzione aziendale: in quell’ambito ci verranno illustrate le prospettive e le possibili soluzioni, staremo a vedere”.

“Siamo tornati indietro invece che andare avanti – sottolinea Celeste Sacchi della Uiltec – lo sciopero dei lavoratori è un chiaro segnale, così non ci stanno. In azienda lavorano più di 90 persone, avere tre mensilità ancora da ricevere è veramente troppo, ci sono anche moglie e marito che fanno lo stesso lavoro, come possono mandare avanti la loro famiglia? Ci era stata fatta vedere la luce di un accordo, poi è saltato”.