Agente morto, il cordoglio e la solidarietà della Silp Cgil

Tempo di lettura: < 1 minuto

LECCO – “Anche in questa triste occasione bisogna ricordare che chi svolge un lavoro tanto difficile deve poter sempre sentire la vicinanza dei cittadini e di chi li rappresenta, e deve essere messo in condizioni di svolgere al meglio i propri gravosi compiti, così importanti per la collettività”.

Così il sindacato Silp CGIL commenta la morte dell’agente Francesco Pischedda.

“Francesco aveva una figlia di 10 mesi, era iscritto al Silp CGIL ed era uno di quei poliziotti che ogni giorno svolgono un lavoro delicato, difficile e pericoloso. Un lavoro che lui svolgeva con grande passione, spirito di sacrificio e dedizione – prosegue – Francesco, insieme ai suoi colleghi ha deciso di controllare e fermare un furgone rubato con a bordo più persone, di notte, animato da coraggio e dalla volontà di svolgere al meglio il suo lavoro, un lavoro nel quale lo spirito di un servizio reso per la sicurezza della collettività lo ha portato a sacrificare la sua giovane vita. CGIL Lombardia e Silp Cgil Lombardia, CGIL Lecco e Silp Cgil Lecco sono vicine alla famiglia di Francesco e ai suoi colleghi”.