Al Bione arriva il circo degli Orfei, animalisti pronti alla battaglia

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2239411-circo_5LECCO – Dovrebbe montare il tendone in città già venerdì il circo Nando Orfei , fondato dal cugino della più nota Moira Orfei e oggi portato avanti dagli eredi, dopo la sua recente scomparsa all’età di 80 anni.

A differenza del patron, che nel 2013 decise di eliminare gli animali dagli spettacoli e realizzare un circo fatto di soli artisti, i successori hanno invece scelto di tornare alla tradizione, ripristinando gli animali nello show: tigri, leoni e altre specie che anche a Lecco verranno portate in scena da questo venerdì al 15 giugno nell’area del Bione di fronte a campi sportivi, dove avevano già trovato posto le giostre nei mesi scorsi.

L’arrivo di una delle principali compagnie circensi italiane non è passato nell’indifferenza delle principali associazioni animaliste lecchesi (ANL, ENPA, Freccia 45, LAC, LAV, OIPA, UADA e Zampamica) che, per la prima volta tutte unite, hanno deciso di organizzare insieme un presidio sabato pomeriggio per manifestare contro l’utilizzo degli animali negli spettacoli.

“Oltre una cinquantina, come annunciato dallo stesso circo nei manifesti pubblicitari, sarebbero gli esemplari di diverse specie che verranno esibite anche nella nostra città come “attrazione”, non solo durante gli eventi, poiché, come già avvenuto in altre occasioni, si prevedrebbe anche l’allestimento di uno zoo visitabile dai bimbi e dalle loro famiglie – spiegano le associazioni in un comunicato congiunto – come può essere educativo per i più piccoli un posto in cui gli animali sono costretti a comportamenti innaturali, chiusi in gabbie e trasportati di città in città, obbligati a severi addestramenti per essere esibiti al pubblico pagante, allo scopo di trarne guadagno? Come può un circo che utilizza animali essere un luogo in cui un bambino può imparare qualcosa di buono?”

“In gabbia o incatenati – proseguono le associazioni – gli animali soffrono della loro condizione di prigionieri, possono sviluppare atteggiamenti stereotipati, come dondolarsi continuamente, o girare su sé stessi. L’addestramento, spesso e volentieri basato sulla violenza fisica e psicologica, e l’esibizione in spettacoli non sono una libera scelta dell’animale ma una costrizione, una violenza, non può che causare loro sofferenza”.

Per questi motivi ANL, ENPA, Freccia 45, LAC, LAV, OIPA, UADA e Zampamica manifesteranno insieme in un presidio che si terrà sabato 6 giugno, dalle 16.00 alle 18.30, nell’area di via Don Ticozzi, dove il Comune di Lecco ha concesso lo spazio per il tendone del circo. Verranno distribuiti volantini, spiegano, “per sensibilizzare le coscienze di quanti vorranno assistere agli spettacoli, per svelare la tristezza che si cela dietro un divertimento solo apparente”.

Il volantinaggio avverrà anche nei giorni seguenti da parte di volontari e privati cittadini, impegnati quanto le associazioni in una battaglia per un circo senza animali.

Che l’arrivo del circo Orfei non fosse cosa ben accetta da parte degli animalisti lo si era già intuito dai contro volantini appiccicati sopra quelli del circo; questi ultimi sono apparsi un po’ ovunque tappezzando il capoluogo e anche i Comuni vicini. A Pescate il sindaco Dante De Capitani ha fatto rimuovere quelli non autorizzati e annunciato multe.

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