Al Rotary Lecco Manzoni la “Mediazione: opportunità di giustizia per tutti”

Tempo di lettura: 6 minuti

LECCO – Nella ricorrenza della “Giornata della legalità” al Rotary Club Lecco Manzoni si è trattato il delicato tema: “Mediazione: opportunità di giustizia per tutti, a tempi e costi contenuti”.

Diversi i relatori intervenuti a testimoniare la validità di questa tecnica di risoluzione dei conflitti, alternativa al giudizio ordinario davanti al Tribunale o al Giudice di Pace, che da decenni opera con successo nei sistemi di common law, proprio perché in grado di dare soddisfazione alle pretese di entrambi i confliggenti.

Antonio Corti, Presidente Ordine Avvocati Lecco, e Antonio Rocca, Presidente ODCEC Lecco, hanno aperto l’incontro.

Antonio Rocca

Entrambi hanno sottolineato l’impegno dei due Ordini di promuovere l’istituto in disamina, e per la sua validità e per la sua economicità (anche processuale).

Ai due Presidenti si sono poi affiancati Paola Sgarbi, Mediatore presso l’Organismo di Mediazione dell’Ordine degli Avvocati di Lecco e Responsabile U.N.A.M.; Mediatore presso l’Organismo di Mediazione dell’Ordine degli Avvocati di Lecco; Daniele Sala, Presidente della Commissione di Mediazione ODCEC Lecco; Alfonso Lanfranconi, Mediatore ADR Center e Membro della Commissione di Mediazione ODCEC Lecco.

Entrare in mediazione, hanno spiegato, significa affidare la gestione di un conflitto ad un terzo neutrale, imparziale, il Mediatore, professionista in possesso delle competenze tecniche, giuridiche, comunicative e di negoziazione, utili a costruire e raggiungere un accordo satisfattivo degli interessi di entrambi i soggetti coinvolti.

Daniele Sala

Testimoniano a favore della mediazione i seguenti indiscutibili vantaggi: assoluta informalità della procedura, resa amichevole; massima riservatezza; celerità nella definizione (entro tre mesi); costi contenuti e predeterminati; eliminazione delle incertezze legate ad una causa; azzeramento del rischio di condanna alle spese; esenzione dall’imposta di bollo e dal contributo unificato nonché da ogni altra tassa e/o imposta; esenzione dall’imposta di registro sino a 50,00 euro; riconoscimento di un credito d’imposta pari all’importo pagato per le spese della mediazione fino ad un massimo di 500,00 euro; verbale conclusivo (con tanto di accordo allegato), sottoscritto da entrambi i soggetti ed i relativi avvocati, costituente titolo esecutivo (valore di sentenza).

E, quel che più conta, in una causa ordinaria le parti subiscono la decisione di un Giudice che è tenuto a stabilire chi ha ragione e chi ha torto. La controversia viene risolta, ma il conflitto perdura. La mediazione – è stato spiegato durante la serata – ricercando la soluzione del conflitto, ricostruisce in chiave positiva il rapporto tra i soggetti coinvolti, pervenendo ad una soluzione condivisa da entrambi. I rapporti umani, di parentela, commerciali, possono ancora avere un futuro. Senza poi tralasciare il danno biologico da stress emotivo spesso subito nell’affrontare un processo, anche legato alla proverbiale lentezza della giustizia italiana!

Paola Sgarbi

Si può affermare che la mediazione contribuisce a defatigare le aule giudiziarie dalla notevole mole di contenzioso civile, salvaguardando, nel contempo, la salute dei cittadini da inutili e velenosi stress ossidativi.

“Di grande ispirazione – hanno spiegato i professionisti – sono le tecniche di negoziazione, la cui fonte più illuminante è la Scuola di Harvard. Il metodo Harvard invita il mediatore ad entrare in empatia con i soggetti coinvolti per meglio gestire le percezioni, le emozioni e la comunicazione reciproca. Sarà, così, agevolato lo spostamento del problema dalla sua percezione egocentrica “io e il mio problema”, verso l’assunto “noi e il nostro problema”, imboccando la strada in discesa verso una soluzione condivisa. In tutto questo ampio e complesso contesto risulta basilare il ruolo della comunicazione, verbale e non, fenomeno bidirezionale. Quanti insegnamenti per il viver quotidiano, oltreché per lo svolgimento della mediazione. Viene da Harvard la storia delle arance e delle due sorelle come metafora della mediazione. Due sorelle si contendono l’unica arancia rimasta il frigorifero. La mamma cerca di porre fine al loro litigio, dividendo l’arancia a metà. Ma ottiene un ulteriore aggravio della lite per l’insoddisfazione di entrambe. La nonna, che ha assistito al fatto, dall’alto della sua saggezza e pacatezza, chiede alle due sorelle a quale fine volevano l’arancia. Una voleva spremerla per berne il succo; l’altra voleva la buccia per farne dei canditi per una torta. Spremuta la polpa per l’una e consegnata la buccia all’altra, la nonna ha soddisfatto entrambe le nipotine”.

Daniele Sala

Analizzando la storia, è possibile comprendere il reale valore della mediazione: l’ascolto attivo reciproco, la pacata comprensione, pongono fine ad un conflitto che, diversamente, potrebbe prolungarsi all’infinito, peggiorando la qualità della vita.

Hanno concluso l’incontro Luigi Maniglia, Mediatore A.I.Me.F, Presidente Epeira, Paola Martinelli, Mediatore A.I.Me.F, Vicepresidente Epeira, entrambi membri di un’associazione di promozione sociale il cui scopo è “incontrare il conflitto” attraverso attività e proposte idonee a sperimentare il lato costruttivo del conflitto. Dato che il conflitto è un momento naturale di ogni relazione umana, imparare ad incontrarlo può generare un cambiamento nella visione, aprendo la via a possibilità di crescita personale e di sviluppo positivo della relazione. Il nome dell’associazione è emblematico della sua attività: epeira è un ragno diademato che ogni sera, con immutate pazienza e cura, pulisce e ricostruisce la propria tela, torna sui nodi aggrovigliati e li sgroviglia, rigenera i legami spezzati, ricrea il tessuto. Questa è la proposta dell’associazione Epeira: rigenerare il tessuto delle relazioni, migliorare la convivenza tra gli individui in ogni ambito del viver civile.

Alfonso Lanfranconi

Per entrambi i mediatori, Maniglia e Martinelli, le conoscenze e capacità di interazione sono essenzialmente rivolte alla mediazione familiare. L’associazione Epeira, ha aperto presso il Comune di Lecco un “Punto informativo e di orientamento gratuito per i cittadini sulla mediazione familiare” con l’intento di aiutare le famiglie interessate da un conflitto interno ad affrontarlo al meglio.

“Serata di ragguardevole impatto sociale e crescita umana – ha commentato con grande soddisfazione la Presidente del Rotary Club Lecco Manzoni, l’Avvocato, Dottore Commercialista Nicoletta Spagnolo – In un momento in cui crescono vertiginosamente le persone che abbandonano giudizi in corso, causa incapacità economica, è dovere di tutti i cittadini più attenti, e per formazione professionale e per esperienza di vita, promuovere la cultura della mediazione quale valido strumento per ottenere giustizia, mantenendo salve le relazioni umane. Tra l’altro, avvicinarsi alle tecniche di mediazione significa migliorare significativamente la nostra vita di relazione, in famiglia, nel lavoro, ecc. Quindi, diciamo sì alla mediazione e diffondiamone la conoscenza e l’applicazione”