Al via i Saldi, scatta la caccia all’affare. Commercianti ottimisti

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LECCO – Dopo essere già partiti in Basilicata e in Valle d’Aosta, al via da oggi, venerdì, in tutta Italia, i saldi invernali: un appuntamento atteso da tanti, certamente dai consumatori che puntano ad acquisti convenienti ma anche dagli esercenti che sperano di chiudere al meglio la stagione entrata nel vivo con lo shopping natalizio.

Secondo le stime della Confcommercio nazionale, i saldi muoveranno in totale 5,2 miliardi di euro, con un budget di spesa a persona di 143 euro, in linea con lo scorso anno; ogni famiglia spenderà 331 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori.

Alberto Riva, direttore di Confcommercio

“A Lecco ci sono tutte le premesse affinché i saldi possano dare un’ulteriore spinta al commercio – spiega Alberto Riva, direttore di Confcommercio Lecco – E’ un appuntamento sicuramente molto sentito, i saldi ‘veri’ sono proprio quelli invernali e le prime due settimane saranno quelle più ‘calde’ sul fronte degli acquisti. Vedremo come andrà, sicuramente c’è un maggiore ottimismo”.

Nel frattempo il Natale pare abbia regalato agli esercenti lecchesi un buon riscontro: “E’ presto per avere dei dati ufficiali ma sappiamo che, soprattutto nell’ultima settimana, a ridosso delle feste, si è lavorato molto nei negozi”.

Lo conferma anche la Federmoda Lecco, presieduta da Oscar Riva: “Dicembre, tirando i primi conti, sembra abbia fatto contenti tutti con un piccolo incremento delle vendite rispetto all’anno precedente. Ora l’inizio dei saldi è sempre un evento e le aspettative sono sempre rispettate. Nelle prime settimane ci sarà una maggiore affluenza, l’incognita riguarda le settimane successive e dipenderà anche dal perdurare dell’inverno che spingerà ad acquisti dei capi di stagione. Il tempo influenza anche le presenze nei negozi, nei giorni piovosi c’è meno gente in centro e Lecco vive di affluenza esterna. La maggior parte dei nostri clienti arrivano dalla Brianza, dall’Alto Lago e dalla Valsassina”.

Oscar Riva – Federmoda

SALDI. I CONSIGLI DELLA CONFCOMMERCIO:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.