“All’addio a Conato c’era anche Bushra, giovane musulmana”

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Maria Carizzoni
Maria Carizzoni

MANDELLO – Da anni è attivamente impegnata a favore dell’integrazione delle donne straniere sul territorio mandellese e nel precedente mandato amministrativo era consigliere comunale con delega alle politiche migratorie.

A distanza di pochi giorni dall’addio di Mandello a Luigi Conato, fondatore e per oltre trent’anni presidente del Soccorso degli alpini, Maria Carizzoni ci indirizza questa sua significativa testimonianza:

“Voglio riportare questa mia esperienza che ci fa assaporare nella realtà circoscritta del nostro paese quanto siano arricchenti la condivisione e l’incontro con l’altro. In un momento in cui si alzano barriere, si chiudono gli sguardi, le orecchie e il cuore, mi sono avvicinata – alla partenza del corteo funebre dalla chiesa del Sacro Cuore – a Bushra, una ragazza di origini turche poco più che ventenne, musulmana, in Italia da 15 anni, vestita con un abito nero e un velo leggero anch’esso nero, appuntato con cura.

La conosco da anni, l’ho vista crescere, formarsi dagli anni delle scuole elementari, me la ricordo sempre curiosa, attenta a noi, desiderosa del confronto, sempre e comunque, con osservazioni reciproche che ne avviavano una catena, tutte di quell’interesse particolare che spinge a chiedersi cosa c’è dietro ogni realtà. L’avevo vista qualche giorno prima con un abbigliamento anche in quel caso curato e adatto all’occasione (l’iscrizione alla patente di guida) giallo ocra, di un vistoso piacevole, espressione di gioia.

E’ stata per me una sorpresa vederla lì, sola, in una realtà che non è la sua, manifestando con delicatezza il suo essere diversa, ma presente. Questo suo essere lì mi rende ottimista nella realtà di questi giorni e mi emoziona.

Mi avvicino abbracciandola e la interrogo sul motivo della sua presenza. Da qualche mese è volontaria al Soccorso degli alpini, ha già passato con buoni risultati un esame e sta facendo anche la formazione per l’emergenza. Al Soccorso sono volontari da tempo anche il cugino e, da poco, sua cugina, anch’essa velata.

Luigi Conato, anima e per lunghi anni presidente del Soccorso degli alpini di Mandello.
Luigi Conato, anima e per lunghi anni presidente del Soccorso degli alpini di Mandello.

Mi dice con onestà e semplicità che proprio in questi giorni si è avvicinata alla storia del Soccorso, che ha voluto approfondire, mossa dalla sete di conoscere che è ancor più forte se la propria provenienza è così diversa da non capire tutti i passaggi della nostra cultura.

Si è appassionata sentendo la storia di Luigi, fondatore di questa ormai indispensabile realtà. Si è detta che avrebbe voluto partecipare alle sue esequie ed è scesa, sola a piedi, da una nostra frazione per essere presente alla cerimonia.

All’ingresso della chiesa aveva voluto chiedere con discrezione se la sua presenza all’interno avrebbe creato qualche problema e a una risposta rassicurante, aveva assistito a quella cerimonia, emblema di un commiato sentito. Mi dice a caldo che ha apprezzato le parole lette, che le ha sentite così simili a quelle che nelle loro cerimonie vengono espresse e che non così diverse sono le modalità di rendere onore a una persona che viene a mancare.

La ascolto con interesse, prosegue con me raccontandomi delle loro modalità di vivere il dolore della perdita di una persona cara e mi chiede chiarimenti continui fuori e all’interno del cimitero che mi obbligano a ripensare e mi interrogano sulla mia storia e sui miei dolori.

Luigi ha creato ormai tanti anni fa questa realtà preziosa per la nostra Mandello. Si emozionerà, vedendo questa giovane. E penserà che i frutti del suo impegno sono stati superiori alle sue aspettative”.