Anche Olginate celebra la fine della Grande Guerra, tante iniziative

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L'assessore Davide D'occhio

OLGINATE – Anche Olginate celebra la fine della Prima Guerra Mondiale.

“Un programma di iniziative scaturito sia dall’intraprendenza generosa dei privati, che dalla volontà della Commissione Biblioteca di realizzare una cooperazione proficua con le associazioni del territorio, realizzando un progetto che si snoda lungo tutto il weekend” ha spiegato l’assessore alla cultura Davide D’Occhio.

Ecco di seguito il programma:

dal 15 al 18 novembre si terrà in villa Sirtori la mostra con reperti storici della Grande Guerra anche olginatesi (orari 10-12/15-18);

– il 15 novembre alle ore 21 al CineTeatro Jolly, come serata di apertura, avrà luogo una performance di brani e letture del Coro Ana di Olginate e ricordi personali di alcuni cittadini olginatesi;

– in conclusione, domenica 18 alle ore 18, sempre in Villa Sirtori, ci sarà un momento di raccoglimento istituzionale aperto alla cittadinanza in memoria dei caduti olginatesi, con l’accompagnamento del Coro San Valentino e letture espressive da parte del gruppo “Non solo mimose”.

L’assessore Davide D’Occhio

 

“Si ringrazia sin da subito la Commissione Biblioteca che, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, è stata il principale soggetto organizzatore del centenario, oltre ai cittadini, olginatesi e non, che hanno messo a disposizione il proprio materiale, frutto di ricerche e di ricordi personali.

Particolarmente degni di nota sono i reperti (la cui varietà spazia da materiale documentale ai ritrovati bellici) che verranno esposti nelle sale della Biblioteca olginatese, insieme a una collezione di foto d’epoca che restituiscono un’atmosfera intima e personale del nostro territorio, immergendo il visitatore in una cornice d’eccezione di inizio Novecento. Molto indicata per gli studenti di ogni grado, la mostra che proponiamo, inserita tra l’evento di apertura al Jolly e il momento conclusivo istituzionale, nasce dalla volontà di prestare un’attenzione ancora maggiore, come già avvenuto del 2015, alla decorrenza del centenario e, pertanto, di rafforzare quei valori di unità, patria, libertà e, bisogna aggiungerlo, intraprendenza anche dei giovani, tessendo un filo che riconnette questo fine settimana alle celebrazioni del 4 novembre.

Oggi più che mai, nello strisciante smarrimento generale della percezione dei valori fondativi dell’Unione Europea, risulta fondamentale raccontare e far toccare con mano ai ragazzi la quotidianità faticosa dei loro coetanei di un secolo fa. Quei ragazzi del ’99 morirono perché si potesse costruire un domani che oggi rischia di essere messo in pericolo dalla sconsideratezza di chi, ignorando le nostre radici, minaccia il nostro presente. Facciamo, infatti, nostre le parole di W. von Humboldt ‘Nur wer die Vergangenheit kennt, hat eine Zukunft’ (Solo chi conosce il passato ha un futuro)”.