Ancora lavori al Terzo Ponte, “serve un nuovo piano viabilistico”

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LECCO – Possibile che siano stati necessari due pomeriggi da incubo per assumere, finalmente al terzo giorno, dei provvedimenti? L’eco delle tre giornate disastrose per la viabilità lecchese risuona nell’aula del Consiglio Comunale di lunedì sera: la Lega Nord non ha voluto far cadere nel dimenticatoio i disagi vissuti sulla pelle degli automobilisti e non solo.

“I disagi hanno riguardato tutti, anche i mezzi di soccorso hanno avuto problemi a circolare in una città completamente bloccata – ha denunciato il capogruppo del Carroccio, Cinzia Bettega – vorremmo capire perché ci sono voluti due giorni disastrosi prima di adottare misure adeguate, non a risolvere il problema ma almeno per dare un aiuto a chi si trovava imbottigliato nel traffico. Perché sul sito del Comune non è apparsa alcuna indicazione utile agli automobilisti?”

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Esiste un problema di coordinazione tra ufficio viabilità e polizia locale? E’ un’altra delle domande poste dal consigliere leghista: “Mi chiedo, se dovesse capitare un incidente o un altro problema non previsto sulle nostre strade, resteremo in completa balia del caos?”.

Il Comune a suo tempo si era già difeso dalle critiche, giunte soprattutto da una cittadinanza infuriata per la situazione incredibile venutasi a creare per le vie del capoluogo, riferendo di aver appreso in ritardo da Anas dell’esecuzione dei lavori sul Ponte Manzoni, causa delle code di quei giorni.

“Una situazione paradossale – ha sottolineato lo stesso assessore alla viabilità, Corrado Valsecchi – quattro birilli sul ponte hanno creato un disagio infernale. Inammissibile come si sono svolti i fatti, Anas ha comunicato dei lavori solo alla Polizia Stradale di Lecco, Erba e Milano, e si è astenuta da altre comunicazioni”.

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A quel punto, ha riferito Francesca Bonacina, assessore alla Polizia Locale, sarebbe spettata alla Polstrada avvisare la Locale di Lecco degli interventi di Anas e quindi predisporre accorgimenti alla viabilità. Quel che si è chiesta anche la consigliera leghista, insoddisfatta per le risposte dell’amministrazione, è se, al di la del corretto iter di comunicazione e all’indomani del primo pomeriggio di code, nessuno in Comune avesse pensato fosse necessario intervenire per evitare le ripercussioni a cui si è assistito anche il giorno seguente. Il terzo giorno, finalmente è scattato il piano anticode che ha coinvolto anche la Protezione Civile, a causa del numero insufficiente di agenti di Polizia Locale a disposizione del Comando.

Una situazione che i lecchesi sperano di non rivivere tanto presto anche se i lavori al ponte Manzoni dovranno continuare: il giunto su cui Anas è intervenuto nei giorni del delirio viabilistico non è stato totalmente sostituito, servirà un ulteriore intervento. Al momento, però Anas, non avrebbe ancora fatto sapere al Comune quando sarà programmato.

“A breve dovremo affrontare una situazione analoga – ha annunciato Valseccchi – Tutti conosciamo la vulnerabilità del nostro sistema viabilistico, una città che ha tre ponti come vie di accesso, è molto difficile, davanti a determinate chiusure o interventi, mantenere un traffico scorrevole. Non lo è normalmente negli orari di punta. Da parte nostra cercheremo di facilitare questo sistema, bisognerà riadeguare il piano di emergenza, agire in coordinazione con le altre amministrazioni comunali”.