Anna Mei e “La rete del dono”, l’appello per i suoi bimbi farfalla

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LECCO – Continua l’impegno sociale della campionessa dell’ultracycling Anna Mei, da anni impegnata nella causa dei bimbi farfalla (affetti da epidermiolisi bollosa) di cui è Ambasciatrice non solo in Italia ma anche nel mondo.

Anna, detentrice del record mondiale dei 1000 km su pista, oltre che del record di 24 e delle 12 ore, ha deciso di sposare la causa dei bimbi farfalla anni fa, colpita dalla silenziosa sofferenza a cui i piccoli affetti da EB sono costretti. Ancora sconosciute le cause della patologia (che può essere sia ereditaria che acquisita) che determina la rottura della pelle e la conseguente formazioni di piaghe e vesciche: contro la malattia non esistono ad oggi terapie curative.

 

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In centro Anna Mei al termine della 12h di Monza

 

“Le condizioni di questi piccoli mi hanno molto colpita – ci aveva raccontato Anna Mei – così ho deciso di impegnarmi nella loro causa e sono diventata loro Ambasciatrice: nello specifico, corro per loro, in ogni mia gara indosso farfalle sulla mia maglia, nessuno sponsor, la mia fatica è la loro, in questo modo gli do una voce, troppo spesso silenziata”. Tra i vari progetti di beneficienza Anna è legata a quello sostenuto dall’Associazione Debra Sud Tirol volto a finanziare le ricerche del Cnr di Modena sull’epidermiolisi bollosa.

Ma non basta, perché l’impegno della grande atleta è da poco entrato a far parte della Rete del dono (www.retedeldono.it), iniziativa web che, basandosi sul metodo del “crowdfounding” (letteralmente “trova folla”) invita tutti a diventare benefattori del progetto a sostegno dei bimbi farfalla, attraverso donazioni di una simbolica somma di denaro.

“Sono entrata a far parte della rete del dono un mese fa circa – ha spiegato Anna Mei – spronata dall’organizzazione della 12h Cycling Maraton di Monza che ho corso sabato e domenica scorsi (vincendo il primo posto della categoria femmine solo, ndr): in pratica la gara era aperta a diverse cause benefiche e loro tra i vari progetti hanno scelto di supportare il mio, anche se è svincolato da Onlus. Così sul sito di rete del dono si può leggere la mia storia e quello che è il mio progetto “Pedala per i bambini farfalla” e, chi vuole, donare una simbolica cifra. Può essere 100 euro come 1 euro, l’importante è diffondere questa cosa e trovare più donatori possibili per raccogliere fondi coi quali, a fine anno, finanzierò uno dei tanti progetti oggi avviati per i bimbi farfalla”. Come spiegato i fondi andranno al progetto che l’atleta riterrà “il più bisognoso”.

 

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Ogni appuntamento sportivo è così un’occasione per Anna per far conoscere il suo impegno e sensibilizzare le persone sulla causa dei bimbi farfalla: “Già a Monza è andata bene, in tanti hanno voluto fare una donazione, per ora l’obiettivo sul sito è simbolico di mille euro ma il mio intento sarebbe arrivare a raccogliere almeno 5 mila euro”.

Determinata, Anna guarda già alla prossima sfida, coincidente come sempre con l’occasione di divulgare la sua missione per i bimbi farfalla: “Il 10 luglio sarò in Slovenia per la prima gara di Coppa del Mondo di 24 h a cui partecipo quest’anno. Spero di raccogliere altre donazioni per favorire la mia causa, chiedere non costa nulla e noi siamo talmente tanti che se ognuno fa la sua parte, per quanto piccola, sarebbe già un gran risultato raggiunto”.

 

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I festeggiamenti di domenica dopo la 12 ore di Monza

 

Per saperne di più visitare www.retedeldono.it e la pagina facebook dell’atleta Anna Mei.

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