Approvata la tassa
di soggiorno: sarà in vigore da gennaio

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LECCO – Lecco avrà una tassa di soggiorno ed entrerà in vigore a partire da gennaio 2015: il Consiglio Comunale ha infatti approvato la proposta di regolamento della nuova imposta sui pernottamenti in città, con un voto giunto dopo la mezzanotte di lunedì.

“Non sarà una delibera storica ma per me è importantissima ed è qualcosa che dovrebbe andare oltre gli schieramenti politici – ha spiegato l’assessore al Turismo, Armando Volontè, promotore del provvedimento – E’ una delibera che dà una traiettoria, la metamorfosi di Lecco in città turistica vive di questo passaggio. Dobbiamo accompagnare questa metamorfosi non a parole ma in investimenti pubblici”.

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L’assessore Armando Volontè

La tassa, che colpirà i non residenti che pernottano in strutture ricettive del capoluogo, andrà infatti a cofinanziare i progetti presentati dall’amministrazione comunale per Expo 2015, portando nelle casse comunali quei 100 mila euro mancanti su un totale di 600 mila euro (di cui 270 mila messi a disposizione da Regione Lombardia e altri 230 mila a carico del Comune) per sei progetti destinati a potenziare le infrastrutture cittadine e l’accoglienza turistica.

“Un investimento da 600 mila euro sul turismo è epocale per Lecco, non c’è stato nulla di simile in passato – ha proseguito Volonté – Non siamo una provincia ‘Cenerentola’ sul fronte del turismo, quella di Como conta un 1 milione di turisti all’anno noi la metà e 70 mila solo in città ma abbiamo iniziato dopo. Si tratta di accompagnare una tendenza che c’è già. La stagionalità è il problema di Lecco e lo dobbiamo superare. Scommettiamo che con Expo incrementeremo del 15% le presenze? Serve coraggio e sguardo al futuro”.

La tassa, secondo l’assessore al Bilancio Elisa Corti, “consentirà di dare stabilità e continuità agli investimenti e ai progetti sul turismo, senza caricare interamente i costi sui cittadini lecchesi”, ma la sua approvazione è stata a lungo dibattuta ed ha richiesto la modifica del “vecchio” Piano Generale di Sviluppo, approvato a inizio mandato dall’attuale amministrazione e nel quale si dichiarava di rinunciare all’eventuale istituzione di una tassa di soggiorno. Un passaggio che andava obbligatoriamente modificato e per questo la Lega Nord ha parlato di “incoerenza” della sinistra e chiesto lo stralcio del provvedimento.

Cinzia Bettega - Lega Nord
Cinzia Bettega – Lega Nord

“E’ un’imposta che avrà un impatto limitato, chiedo di valutare se questi 100 mila euro non si possano recuperare in modo diverso, anche attivando sponsorizzazioni” ha commentato il consigliere del Carroccio, Giulio De Capitani. “Avete avuto un approccio tardivo allo sviluppo del turismo che oggi vi porta ad appiccicarvi ad Expo – ha attaccato la capogruppo leghista Cinzia Bettega – Non c’è stata né condivisione né partecipazione con gli operatori del settore. E’ una tassa che nasconde il nulla fatto in questi anni. Non bastano più le promesse su porto e ormeggi, siamo al concorso di idee e non ci sono neanche progetti definitivi”.

Contrari alla tassa il consigliere Sandro Magni (FDS/SEL), che l’ha definita “una risposta vecchia legata ad una concezione negativa del turismo”, ed anche Zamperini di Fratelli d’Italia che ha proposto l’esenzione dall’imposta dei rifugi di montagna e degli ostelli, non ottenendo però il voto favorevole della maggioranza. Bocciata anche l’esenzione per gli ultra 65enni proposta dall’IDV di Ezio Venturini, che ha comunque votato a favore del provvedimento nel suo complesso, e quella di Ivan Mauri (NCD) di uniformare le tariffe a quelle istituite nel comasco.

Il Nuovo Centrodestra si è astenuto solo dopo aver incassato il “sì” del Consiglio alla propria mozione di destinare investimenti annuali sul turismo con le risorse derivanti dall’imposta di soggiorno, sottolineando però l’ “insufficienza” di quanto fatto fino ad oggi dall’amministrazione comunale.

“Altre 650 città italiane l’hanno introdotta, bisogna avere coraggio di fare delle scelte non dettate dallo schieramento politico – ha spiegato Antonio Pasquini – Allo stesso tempo, però, bisogna fotografare l’attuale situazione e prendere atto che sul turismo siamo all’anno zero e che l’amministrazione, in questi anni, non ha fatto quasi nulla”.

Alberto Invernizzi - Appello per Lecco
Alberto Invernizzi – Appello per Lecco

“Inaccettabile dire che il nostro operato sul turismo è stato nullo” gli ha replicato il capogruppo del PD, Stefano Citterio. “Sono stati presi tanti provvedimenti e si è investito in cultura e viabilità – ha spiegato il sindaco Virginio Brivio – Fino ad un anno e mezzo c’era la ‘fantasia’ che per Expo sarebbero arrivate risorse sui territori. Oggi invece dobbiamo conquistarci da Expo delle opportunità per la città”.

Appello per Lecco “non si scandalizza una tassa purché si raggiunga un obiettivo, Lecco città turistica – ha sottolineato il consigliere Alberto Invernizzi – Se con questi 600 mila euro iniziamo a dare dei servizi, allora trasformiamo Lecco”.

Approvato il regolamento, ora le tariffe dovranno essere decise dalla Giunta Comunale anche se una prima proposta è già stata presentata nei giorni scorsi: per le attività ricettive alberghiere si parla di 3€ al giorno per gli alberghi a 4 stelle e superiori, 2€ per i 3 stelle, 1,50€ per i due stelle e 1€ per gli alberghi a una stella.

Stessa tariffa di 1€ invece per gli agriturismi e tutte le strutture ricettive non alberghiere , come alloggi in affitto, case per ferie e vacanze, esercizi di affittacamere, bed&breakfast, ostelli per la gioventù e rifugi alpini. Abbassata infine a 0.50€ (da 1€ iniziale) la tassa sui campeggi.

Ad essere esentati dal pagamento della tassa di soggiorno, secondo la proposta da valutare, i minori fino ai 14 anni di età, i gestori delle strutture ricettive e alcuni casi specifici, come gli appartenenti alle forze armate che pernottano per servizio, gli assistenti sanitari e i volontari.