Area ex Faini, ecco il progetto: si parte col nuovo Oratorio

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Da sinistra: il prevosto di Lecco Mons. Franco Cecchin, il sindaco Virginio Brivio, l’assessore all’Urbanistica Gaia Bolognini, l’architetto Giorgio Melesi e l’ingegnere Francesco Parolari

 

LECCO – Sette lotti, un piano attuativo della durata di 10 anni e un grande progetto: quello di donare a Lecco un nuovo cuore, il Centro di Comunità San Nicolò, nell’area oggi denominata ex-Faini.

Un sogno atteso da oltre 40 anni dopo che l’allora prevosto di Lecco Mons. Enrico Assi decise di acquistare la vasta area occupata dai capannoni della storica azienda Faini, a ridosso della Basilica e dell’Oratorio San Luigi. L’ambito di trasformazione dell’area è uno dei sedici rientranti del Pgt deliberato dalla prima giunta Brivio: “E’ una prima tappa – ha detto quest’ultimo durante la presentazione del piano attuativo di riqualifica dell’area ex-Faini – di un progetto di forte valenza pubblica che va a dare un senso ad un’area per troppo tempo rimasta senza identità”.

Due le unità minime di intervento, l’area della Parrocchia San Nicolò e l’area ex Faini (19 mila mq di superficie compresi tra le vie San Nicolò, Parini, Ongania e Nava) e l’area ex-Serpentino, per il quale il Pgt prevede l’attuazione mediante successiva attivazione di Project Financing (prevista per il 2017).

 

Il progetto con le novità che troveranno spazio nell'ex area Faini
Il progetto con le novità che troveranno spazio nell’ex area Faini

Dopo il recente rinnovamento della Scuola dell’Infanzia il nucleo centrale del progettoe primo lotto ad essere realizzato, costo preventivato 2 milioni e mezzo di euro – sarà il nuovo Oratorio, che sorgerà nella zona posta tra il livello dell’attuale campo da calcio e quello dei parcheggi soprastanti. Diversi gli interventi previsti come spiegato dall’assessore all’Urbanistica Gaia Bolognini: l’edificio dell’oratorio sarà demolito e ricostruito su due piani, uno a livello terra e uno interrato, dove sarà ospitata una sala incontro con una libreria. L’edificio Paolo VI sulla via San Nicolò sarà ristrutturato al fine di ospitare residente protette (4-5) e centri per il disagio adulto.

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Come si presenterà l’area dopo la riqualificazione, con i nuovi campi da calcio e i nuovi edifici

Previsti due nuovi campi da gioco con gli spogliatori, il restauro della cappella e del teatro e la creazione di un nuovo percorso per la Torre Campanaria, attraverso un collegamento interrato dal vallo di via Pietro Nava. Tutti gli edifici come spiegato saranno coperti da una struttura a vetri che richiama le origini industriali dell’area e tutti saranno dotati di pannelli solari, per un progetto ad alta efficienza energetica.

Via Ongania, come illustrato, sarà anche l’accesso di un parcheggio a due piani interrati con 150 posti di capienza; non mancherà il verde a circondare l’area ristrutturata.

 

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L’altro progetto è quello della Casa della Carità, in via San Nicolò a fianco della Scuola dell’Infanzia, che sarà articolata in una serie di locali che ospiteranno le diverse opere della Parrocchia, del Decanato e della Zona pastorale destinate a diverse iniziative di formazione e accoglienza.

Nel complesso, come annunciato, un crocevia di esperienze in un luogo nuovo, fresco, luminoso, sostenibile e finalmente aperto alla città: “Sarà un luogo vivo e pulsante – ha commentato Mons. Franco Cecchin, determinato sostenitore del progetto – dove educazione, sport, cultura e associazionismo potranno trovare piena libertà di espressione e dove le persone avranno la possibilità di costruire relazioni sociali vere e autentiche. Questo – ha proseguito – sarà un punto di incontro e collegamento tra la vita ecclesiastica e civile che ogni lecchese potrà frequentare”.

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Presenti anche l’architetto Giorgio Melesi e l’ingegnere Francesco Parolari, tecnici della Parrocchia di San Nicolò, che hanno voluto ringraziare i diversi enti che hanno collaborato all’iniziative: “Il nostro compito – hanno commentato – è stato quello di dare i contorni a un desiderio della Parrocchia e del Comune. Questo piano attuativo ha la durata di 10 anni, il primo lotto che affronteremo sarà quello del nuovo Oratorio, speriamo di procedere di buona lena”.

I prossimi step come spiegato saranno la pubblicazione in 15 giorni della delibera di giunta, seguita dal periodo di osservazioni (15 giorni) e quindi, entro l’estate, l’approvazione definitiva del piano con Delibera di giunta. Quindi la stipula della convenzione e l’attuazione.

Ricordato in conclusione da Mons. Cecchin il settimo lotto di riqualifica che prevede un percorso archeologico che dal sacrario sotto la Basilica conduce alla Torre Campanaria: “Sarà il tesoro di San Nicolò”.

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