Attivato il nuovo sistema di tracciabilità delle targhe

LECCO – Dopo due mesi di sperimentazione è stato attivato quest’oggi, martedì 15 settembre, il sistema di tracciabilità delle targhe, realizzato dal Comune di Lecco con il coordinamento della Prefettura.

Un lavoro lungo – l’idea nasce nel 2010 all’interno di un più ampio progetto sulla sicurezza riguardante il Lago di Como – frutto della coesione delle diverse forze di polizia e dell’amministrazione comunale, inaugurato in mattinata presso la sala consiliare di Palazzo Bovara alla presenza del sindaco Virginio Brivio, del Prefetto Liliana Baccari, del Questore, del Procuratore della Repubblica, dei rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’ingegner Luca Belotti, della Project Automation di Monza, società che ha sviluppato il sistema di tracciabilità.

In pratica il sistema consentirà alle forze di Polizia dello Stato e alla Polizia Locale di esercitare un controllo efficace sui veicoli che transitano in città, attraverso un vero e proprio “scudo” costituito da 20 varchi periferici, 31 telecamere di lettura targhe ad alta definizione, 9 varchi ztl nel centro città e altre 9 telecamere: questo scudo coprirà l’intero territorio comunale di Lecco e sarà visualizzabile presso quattro postazioni, la Questura (sede del server centrale di gestione), il Comando Provinciale Arma dei Carabinieri, la Polizia Stradale e la Polizia Locale.

“La disposizione dei varchi – ha spiegato il comandante della Polizia Locale Franco Morizio – consentirà di monitorare tutte le vie di accesso/uscita della città. Il controllo sarà finalizzato a contrastare diversi fenomeni illegali, quali furti, traffico di sostanze stupefacenti, di rifiuti, veicoli rubati e sospetti, la cui targa è presente nel database del Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti – Centro Elettronico della Polizia di Stato con sede a Napoli”.

“Il nuovo sistema di tracciabilità – ha proseguito il comandante – non centra con le 117 telecamere di video sorveglianza esistenti in città, ma fornirà un valido aiuto alle attività d’indagine mediante l’utilizzo di filtri avanzati che permettono di ricostruire gli spostamenti dei veicoli, anche nei casi di omissione di soccorso a seguito di incidenti stradali”.

Uno strumento importante, di cui il Comune di Lecco ha scelto di avvalersi per aumentare la sicurezza del territorio, come precisato dal sindaco Brivio e dal vice sindaco con delega alla Polizia Locale Francesca Bonacina: “Oggi è un giorno importante che chiude anni di lavoro e di sperimentazione – ha detto Brivio – tutto ciò che riguarda la sicurezza è un compito che non può non interessare anche le amministrazioni. Lecco è sicuramente baricentrica rispetto al territorio, di conseguenza serviva un sistema che consentisse di tenere maggiormente monitorati i transiti”. “Questo sistema – ha aggiunto il vice sindaco Bonacina – è frutto di un lavoro di squadra ben fatto. Sottolineo il fatto che si è trattata di una scelta consapevole da parte di questa amministrazione, che ha stanziato 190 mila euro per il progetto nonostante il momento di ristrettezza economica. Un ringraziamento a tutte le forze dell’ordine e al contributo di Enel, Anas e Telecom per la realizzazione dell’impianto”.

Parole di soddisfazione anche da parte del Prefetto di Lecco Liliana Baccari: “Se oggi siamo qui ad inaugurare questo sistema lo dobbiamo alla determinazione del sindaco Brivio che sin dall’inizio ha creduto in questo progetto, portandolo avanti. Oggi andiamo ad aggiungere un tassello importante alla sicurezza dei cittadini, mi auguro che presto questo sistema venga esportato nelle altre realtà della Provincia”.

“C’è un punto su cui vorrei soffermarmi – ha detto invece il Procuratore Angelo Chiappani – quello relativo alla storicizzazione dei transiti: si tratta di un dato importantissimo in termini investigativi per la Procura della Repubblica perchè permette di controllare cronologicamente i passaggi e transiti di quei veicoli già segnalati, penso soprattutto a quelli utilizzati dagli spacciatori”.

A precedere l’attivazione decisiva del sistema sono stati due mesi di accurata sperimentazione e formazione del personale delle diverse centrali operative: “Non sono mancati i risultati – ha detto Christian Fumagalli, della Polizia Stradale – per fare un esempio, in ben tre casi siamo riusciti ad individuare gli autori di sinistri stradali che al momento del fatto si erano dileguati”.

A conclusione della conferenza stampa, autorità e forze dell’ordine si sono recate nella sede della Polizia Locale di Via Sassi dove l’ing. Belotti ha dato prova pratica del funzionamento del sistema di tracciabilità.