“Avanti Abbadia” e i profughi ai Resinelli: “Decisione inconcepibile”

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Mattia Micheli, capogruppo consiliare di "Avanti Abbadia".
Mattia Micheli, capogruppo consiliare di “Avanti Abbadia”.

ABBADIA LARIANA – Sta scatenando polemiche, com’era prevedibile, la decisione della Prefettura di Lecco di ospitare un gruppo di profughi ai Piani Resinelli (vedi articolo).

Dopo la nota diffusa ieri dal sindaco di Abbadia Lariana, Cristina Bartesaghi, la quale lamentava che il Comune era stato avvertito di questo provvedimento soltanto dopo che lo stesso era stato adottato, in queste ultime ore a prendere posizione è il gruppo di minoranza consiliare.

“Anche il gruppo consiliare “Avanti Abbadia” – si legge in un comunicato – soltanto martedì 4 agosto è venuto a conoscenza della decisione dell’amministrazione comunale di accogliere alcuni profughi sul nostro territorio tramite la comunicazione della Prefettura di Lecco, che stabilisce che verranno ospitati appunto 20 profughi presso il Centro Servizi della Comunità montana ai Piani Resinelli”.

“Il sopralluogo presso la struttura da parte del presidente dell’ente proprietario e del sindaco Cristina Bartesaghi – aggiungono gli esponenti di opposizione – ha avuto luogo il 4 agosto. Dobbiamo tutti prendere atto del fatto che la decisione della Prefettura è irrevocabile. Per chi non conoscesse la realtà dei Piani Resinelli vorremmo dire che si tratta di una località a forte vocazione turistica, situata su un territorio posto sotto i comuni di Abbadia Lariana, Ballabio, Lecco e Mandello e che conta in totale una quarantina di residenti. Ci chiediamo se le autorità competenti si siano resi conto del rapporto numerico tra i residenti e i profughi da ospitare, dell’ubicazione del territorio stesso (15 minuti e 14 tornanti dal primo centro abitato), che nel periodo invernale può rimanere isolato per via della neve, e della distanza da molti servizi (ospedali e farmacie, ad esempio). Non abbiamo invece alcun dubbio sul fatto che non abbiano assolutamente tenuto conto dei possibili danni economici alle numerose attività commerciali”. 

“Avanti Abbadia” così prosegue: “Ci uniamo a questo punto all’amministrazione comunale e alla Comunità montana in un accorato appello per chiedere quantomeno una garanzia di controllo da parte delle forze dell’ordine, sperando che almeno sotto questo aspetto vengano preservati la sicurezza, i bisogni, i diritti e i doveri di tutti, anche dei residenti e di tutti coloro i quali amano questa località e qui vengono a trascorrere momenti di tranquillità e passione per le nostre montagne”.

Quindi un’ultima considerazione: “Dal momento che la comunità non può nulla contro queste decisioni, chiediamo all’amministrazione comunale di trasformare questo disagio in una risorsa, coinvolgendo gli ospiti in attività atte alla manutenzione e al ripristino del decoro urbano (pulizia, tinteggiature, manutenzione, taglio dell’erba) in un territorio troppo spesso abbandonato a se stesso dai vari comuni”.

“Sottolineo inoltre – aggiunge il capogruppo di “Avanti Abbadia”, Mattia Micheli, a margine del comunicato – un aspetto fondamentale: qualcuno ha pensato a chi dovrà mantenere la sicurezza? E i commercianti chi li risarcisce? Se il sindaco e la sua giunta non si sono fatti garantire dal prefetto un presidio permanente delle forze dell’ordine e pensano di fare con i nostri vigili si devono dimettere all’istante, non prima di aver preso i profughi e averli ospitati nelle loro rispettive case”.