Avis Provinciale. Nel 2016 15.626 donatori, più giovani e più donne

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Bruno Manzini

 

LECCO – L’Avis Provinciale di Lecco si prepara all’assemblea Provinciale degli Associati in programma per sabato 18 marzo, nel corso della quale verrà anche rinnovato il Consiglio Direttivo. L’assemblea sarà anche l’occasione per tirare le somme dell’ultimo anno di attività dell’associazione.

Anche per il 2016 il trend della sezione provinciale lecchese dell’Avis è positivo: sono 15.626 i donatori di sangue attivi, quasi 300 in più rispetto al 2015 dov’erano stati 15.349.

Una crescita di donatori costante dal 2007, come ricordato da Bruno Manzini, presidente Provinciale Avis, e che negli ultimi anni ha visto sempre più giovani tra i 18 e i 35 anni diventare donatori di sangue (la percentuale si assesta al 31%, 4.843) e sempre più quote rosa (sono 5.847 le donne donatrici nel 2016, 9.779 gli uomini).

A Lecco si rileva anche l’indice di donazione più elevato: 7,44%, contro il 4,11% in Lombardia e il 3,37% in Italia. “Quesi ottimi risultati si devono alla sensibilità dei lecchesi e al grande lavoro dell’Avis che si è radicata profondamente sul territorio raggiungendo tanti cittadini e soprattutto giovani” ha spiegato Manzini “per noi è la soddisfazione più grande”. Oggi sono ben 19 le Avis Comunali lecchesi, di cui quella di Lecco raggiunge la soglia dei 5 mila donatori per 7.798 donazioni. 

Donazioni che, contrariamente al numero dei donatori, sono diminuite anche per il 2016, assestandosi a 26.975 (nel 2015 erano state 27.252). Nonostante ciò le unità di sangue lavorate e validate nel Centro Trasfusionale di Lecco (DMTE) sono ben 27 mila ogni anno, a cui si aggiungono le 70 mila unità provenienti da altre province lombarde, Monza e Sondrio.

Metà delle unità di sangue raccolte a Lecco esce dal territorio come spiegato da Manzini: “Serviamo in particolare gli ospedali milanesi e quelli sardi dove il sangue viene usato per curare l’anemia mediterranea”. La Provincia di Lecco insomma si conferma tra le più virtuose della regione e dell’intero paese per la donazione di sangue: ogni giorno dell’anno a Lecco sono circa 30 i pazienti sottoposti a trasfusione, in Italia sono 1.700.

L’impegno della sezione provinciale lecchese è costante: “Per cercare di risolvere i problemi derivati dalla riorganizzazione dei Centri Trasfusionali, diminuiti da 16 a 8 in tutta la Regione, abbiamo sovvenzionato una borsa di studio per un biologo che riesce ad assistere i medici del centro nella validazione delle unità di sangue – ha detto Manzini – in questo modo siamo riusciti a ripristinare l’attività di raccolta per due sabati al mese”.

Sabato alle 14.30 presso la Casa dell’Economia si riunirà l’assemblea provinciale degli Associati per eleggere il nuovo consiglio Direttivo: “Non è facile stare al passo con le normative di adempienza che oramai ci valutano al pari delle aziende, ma noi andiamo avanti con la nostra mission: promuovere la cultura del dono” ha concluso il presidente Manzini.