Bagno di folla a
Lecco per il cardinale
Angelo Scola

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LECCO – Una basilica gremita di fedeli ha accolto l’arcivescovo di Milano, Angelo Scola, che mercoledì è giunto a Lecco per la celebrazione eucaristica delle 18, nella chiesa di San Nicolò.

Un appuntamento particolare quello che ha visto la presenza di Angelo Scola a Lecco: da un lato il congresso dei teologi italiani, che proprio martedì ha fatto tappa in città per visitare i luoghi manzoniani, dall’altra l’inaugurazione dell’illuminazione della croce del Resegone.

A dare il benvenuto al cardinale è stato il prevosto di Lecco, monsignor Franco Cecchin, che ha sottolineato “il ritorno a casa” dell’arcivescovo, originario di Malgrate. Insieme ai numerosissimi fedeli, tra le prime file hanno voluto assistere alla cerimonia anche autorità civili come il prefetto Antonia Bellomo, il questore Alberto Francini, l’assessore comunale Francesca Bonacina e l’assessore provinciale Antonio Conrater, oltre che diversi consiglieri comunali e alcuni rappresentati del mondo economico come il presidente della Camera di Commercio, Vico Valassi e della Confcommercio, Peppino Ciresa.

Una celebrazione che ha visto la partecipazione di quasi una cinquantina di sacerdoti, giunti dal Centro Ambrosiano di Pastorale a Seveso, dove erano riuniti per il XXIII Congresso Nazionale sul tema “Fare Teologia nella Tradizione”. A Lecco, i religiosi si sono soffermati in particolare per una visita a Villa Manzoni e a Palazzo Paure. La celebrazione eucaristica condotta dal cardinale è andata a chiudere la giornata nel capoluogo manzoniano.

“Spesso il teologo è visto come una persona solitaria e la teologia come qualcosa di difficile accesso – ha spiegato Scola rivolgendosi ai fedeli – ma la teologia è l’intelligenza della fede e quest’ultima non può che partire dal popolo di Dio”.

Parole, quelle del cardinale, che hanno avvicinato così il confronto sulla teologia al secondo momento principale della visita dell’arcivescovo a Lecco: la benedizione della targhetta che sarà posta sulla croce del Resegone, illuminata ufficialmente da mercoledì sera per festeggiare “L’anno della Fede”.

Un progetto, questo, che ha visto protagonista la comunità pastorale “Beata Vergine di Lourdes” (le parrocchie di Acquate, Bonacina e Olate). La croce illuminata a sottolineare la Fede “luce che illumina il mondo e il cuore di ogni uomo”, come si legge sulla targa benedetta da Scola che nelle prossime settimane sarà murata sul basamento del simbolo cristiano in cima alla montagna lecchese.