Ballabio, incontro tra Carabinieri e anziani per prevenire le truffe

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BALLABIO – Incontro utile e istruttivo martedì, nella Sala civica comunale – Centro anziani di Ballabio, con il maresciallo Di Meo, comandante della Stazione dei Carabinieri di Lecco. Alla presenza dell’assessore Sara Gattinoni e del capogruppo Domenico Scala. Il comandante ha fornito “Consigli pratici dei Carabinieri per prevenire reati e truffe” e, prima di recarsi al Centro anziani, ha incontrato il sindaco Alessandra Consonni per fare brevemente il punto sulla situazione sicurezza del paese.

“Negli ultimi 8 mesi – spiega il sindaco – periodo che coincide con l’installazione delle telecamere intelligenti e alcuni altri interventi, il paese ha conosciuto un periodo di sostanziale tranquillità con un drastico ridimensionamento del numero di reati predatori. Nelle ultime settimane, tuttavia, si è registrato qualche episodio che deve indurci tutti a non abbassare la guardia”.

Quindi il primo cittadino aggiunge: “Vorrei, pertanto, proporre alcuni importanti consigli del comandante Di Meo, specie per quanto riguarda il rischio truffe. Diffidare delle apparenze: non lasciarsi incantare da persone ben vestite o da storie lacrimose. Attenzione alle trappole telefoniche: per “preparare” la vittima spesso i malfattori si aprono la strada con una telefonata in cui inventano storie di incidenti, guai con la giustizia, debiti vari che riguardano parenti stretti, in genere figli. Poi passano a incassare. Rifiutare pagamenti diretti a esattori vari: aziende che forniscono acqua, luce e gas non riscuotono col porta a porta. E, in ogni caso, telefonare all’azienda per avere conferma. Chiamare sempre le forze dell’ordine al minimo sospetto: specialmente quando si presentano sedicenti agenti o militari, o anche presunti religiosi e sacerdoti sconosciuti.
Infine, non vergognarsi mai: quando ci si rende conto di aver subito un raggiro, non nascondere la cosa nel timore di fare la figura dell’ingenuo, perchè i disonesti sono molto furbi e maestri dell’inganno. Chiedere aiuto ai famigliari e recarsi subito a fare la denuncia”.