Ballabio superiore e inferiore, festeggiati 90 anni dall’unificazione

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BALLABIO – Sabato di festa a Ballabio in occasione dei festeggiamenti per i 90 anni dall’unificazione dei Comuni di Ballabio Superiore e Ballabio Inferiore, sancita con Regio decreto del 29 luglio 1927.

Alla presenza del gonfalone comunale, della banda e dei gagliardetti delle associazioni ballabiesi schierati nel parco della Villa Municipale il sindaco Alessandra Consonni ha voluto sottolineare, nel suo discorso, l’importanza dell’identità “che vuol dire cultura, vuol dire consapevolezza, vuol dire storia, vuol dire tradizione”, ma anche la ferma intenzione di “respingere ogni rischio di annessione, cioè di trasformarci nella periferia della città. Sia ben chiaro, con Lecco abbiamo e avremo un ottimo rapporto di collaborazione, ma sempre con pari dignità e senza omologazioni, valorizzando il nostro patrimonio identitario e costituendo, nella nostra specificità, un ulteriore elemento di attrattiva e arricchimento del grande territorio che già si chiama lecchese”.

Dopo il discorso del primo cittadino, affiancata dal vice sindaco Giovanni Bussola, dall’assessore Sara Gattinoni e dal consigliere Massimiliano Secchi, è stata inaugurata la mostra fotografica, dedicata alla Ballabio di ieri e alla Ballabio pittoresca, esposizione allestita con la collaborazione della responsabile della Biblioteca comunale, Anna Cugnaschi.

L’esposizione raccoglie scatti della signora Paola Chiastra e le fotografie tratte dalle collezioni private dei signori Domenico Arrigo e Dario Bonacina. L’evento si è concluso con il buffet offerto dalla Sodexo, poichè l’attuale amministrazione ha eliminato la voce “spese di rappresentanza” dal bilancio comunale.

 

Nel corso della cerimonia il sindaco ha aperto l’iter delle benemerenze civiche, che verranno assegnate nel periodo natalizio, invitando i cittadini a segnalare le candidature ritenute meritevoli. Nel suo discorso Alessandra Consonni ha, tra l’altro, sottolineato l’importanza di difendere l’identità di un Comune come Ballabio che “ha sempre avuto un’anima sola seppure con due cuori”.