Basta al degrado in centro: vietati bivacchi e accattonaggio

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LECCO – Niente più bivacchi e accattoni per le vie del centro, l’amministrazione comunale ha deciso di usare il pugno duro adottando un’ordinanza anti-degrado a “tutela delle vivibilità urbana e del decoro del centro abitato”.

Un provvedimento che, spiegano dal Comune, “permette di contrastare con strumenti più efficaci situazioni di degrado urbano e di microcriminalità”.

“L’obiettivo dell’ordinanza – fanno sapere da Palazzo Bovara – è rendere più sicuri i luoghi pubblici frequentati da cittadini e turisti e più decorosa la città. Le nuove misure contenute nel Decreto Minniti consentono ai sindaci di adottare ordinanze contingibili e urgenti, anche in deroga alle norme vigenti, ‘quali rappresentanti della comunità locale, in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado dell’ambiente e del territorio comunale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana’” .

Da tempo fioccavano le lamentele dei cittadini riguardo alla situazione di alcuni angoli del capoluogo, segnalazioni che sono giunte alla forze dell’ordine e al Comune, casi di assembramento di gruppi di ragazzi e adulti che si ritrovano in vicolo San Giacomo, nell’area adiacente alla Biblioteca comunale e nell’area del Vallo delle Mura, nei passaggi pedonali da piazza Affari a via Tommaso Grossi fino all’area di via Cornelio (ex Tribunale), in vicolo Centrone, nel sottopasso della stazione ferroviaria che collega piazza Lega Lombarda e via Balicco.

“Queste persone – sottolineano dall’amministrazione comunale – bivaccano, consumano alimenti e bevande sul suolo comunale e creano difficoltà legate alla libera fruizione degli spazi pubblici, spesso disseminando rifiuti, intaccando il decoro e la vivibilità urbana. Sotto controllo anche raggruppamenti di persone, anche senza fissa dimora, dedite al consumo di alcol e che spesso importunano i passanti generando percezione di insicurezza tra le persone. Infine, l’ordinanza verrà applicata nei confronti di varie forme di accattonaggio e mendicità molesta e di responsabili di atti vandalici.”

Scene di degrado in piazza Affari, ora l’area è stata liberata ma bivacchi di questo tipo non saranno più consentiti

 

Ora l’amministrazione Brivio vuole risolvere il problema e lo farà con il coordinamento tra le forze dell’ordine, la Questura e la Prefettura.

L’ordinanza entra in vigore da oggi, martedì, e impone, nelle zone delle città appena citate, il divieto di bivaccare, di detenere o utilizzare strumenti idonei all’imbrattamento di immobili e arredi urbani e praticare ogni forma di accattonaggio, sollecitare o chiedere denaro o altra utilità economica. Inoltre, in caso di atti vandalici e deturpamento di aree cittadine, i trasgressori sono tenuti al ripristino dello stato dei luoghi a propria cura e spese. Previste ammende e allontanamenti dalla città.

Il sindaco Virginio Brivio

“Con questa ordinanza – spiega il sindaco –  vogliamo dare un chiaro segnale di attenzione e vicinanza ai cittadini, ma soprattutto di contrasto a chi si rende responsabile di azioni che producono percezione di insicurezza e che intaccano il decoro della nostra città. Non nascondiamo il fatto che nelle ultime settimane, soprattutto il centro città, è frequentato da persone che contribuiscono a creare situazioni di disagio a diversi livelli, dai rifiuti abbandonati, alla questua insistente, agli atti vandalici per cui a pagare è l’intera comunità. L’obiettivo dell’Amministrazione è presidiare maggiormente luoghi di intensa frequentazione come la Biblioteca, la stazione, vie e piazze del centro e il lungolago perché sicurezza e decoro urbano sono al centro del vivere bene la propria città, nonché fondamenti delle comunità: sono un bene pubblico e come tali vanno tutelati il più possibile. Questo, fermo restando che continueremo a lavorare con la nostra rete dei servizi in un’ottica di prevenzione e attenzione verso quei soggetti che hanno bisogno di assistenza e di entrare a fare parte di percorsi di reinserimento sociale. I due aspetti devono andare di pari passo, costituendo due facce della stessa medaglia”.