Battaglia d’Erna: le celebrazioni per il 70° anniversario

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LECCO – Cade proprio in questi giorni il settantesimo anniversario della celebre battaglia del Pizzo d’Erna, il primo scontro armato in Lombardia tra bande partigiane e soldati tedeschi, avvenuto tra il 17 e il 20 ottobre 1943. Per ricordare questo importante avvenimento, a Lecco sono in programma una serie di iniziative tra venerdì 18 e sabato 19 ottobre, nell’ambito della manifestazione “1943. Quando l’Italia dovette scegliere”.

Subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, i Piani d’Erna furono uno dei primi luoghi dove si radunarono molti tra sbandati ed ex prigionieri, che decisero di opporsi all’invasione tedesca e alla neonata Repubblica Sociale Italiana. Più che sul piano militare, però, le azioni condotte da questi gruppi autonomi di sbandati acquisirono una grande importanza dal punto di vista simbolico: per la prima volta, infatti, qualcuno si opponeva in armi alle forze nazifasciste e dopo nemmeno un mese di attività partigiana, i tedeschi furono costretti ad attaccare il Pizzo d’Erna, supportati dall’artiglieria e da tremila Alpenjager, i Cacciatori delle Alpi austriaci, divisi in quattro colonne provenienti dalle quattro direttrici principali che conducevano in Erna: il Passo del Cammello, la val Boazzo, il sentiero che da Versasio conduce alla frazione Costa e quindi in Stoppani e la val Imagna tramite il Passo del Fo.

Le operazioni di rastrellamento iniziarono tra il 16 e il 17 ottobre 1943 e si distinsero in due momenti specifici: il primo, durato fino al 18 ottobre, registrò l’occupazione della Valsassina, con la chiusura di tutti gli sbocchi delle vallate minori che scendevano verso il lago; il secondo, invece, corrispose agli scontri avvenuti presso la Capanna Stoppani, a Campo de’ Boi e al Pizzo d’Erna tra il 18 e il 20 ottobre. Dopo aver respinto i primi attacchi tedeschi tra il 16 e il 17 ottobre, la trentina di uomini asserragliati in Erna furono avvertiti da alcuni giovani saliti da Lecco delle intenzioni tedesche di organizzare “una battuta in grande stile ed in pieno assetto di guerra”.

Nel pomeriggio del 18 ottobre 1943 le SS tedesche iniziarono a salire contemporaneamente da tutti e quattro i versanti della montagna. Nella marcia d’avvicinamento al Pizzo, i partigiani del rione di Bonacina furono catturati dai tedeschi e costretti a portare le loro munizioni; lungo il percorso che dalla frazione di Costa conduce ai Piani d’Erna, oltre a requisire bestiame e vestiario, vennero incendiate tutte le baite e i fienili situati lungo il sentiero. Identica sorte toccò alle case e alle cascine delle frazioni di Neguggio e Campo de’ Boi, così come alla Capanna Stoppani.

Le poche decine di partigiani rimasti ai Piani d’Erna, non avendo i mezzi adatti per rispondere all’offensiva tedesca, capirono di essere stati accerchiati dal nemico e la fuga sembrò ormai essere compromessa, visto che tutti i versanti del monte erano sbarrati.

Tuttavia, nella notte del 18 ottobre 1943, molti dei rifugiati, tra cui Gaetano Invernizzi e sua moglie Vera Ciceri, riuscirono a scendere seguendo il sentiero del Passo del Cammello e della val Boazzo; in montagna restarono quindi soltanto alcuni prigionieri francesi, slavi e russi, che si trovarono ad affrontare le truppe tedesche.

Arrivate ai piani d’Erna, le SS si accanirono contro baite e cascine, distruggendo a colpi di bombe a mano e mitraglia gran parte dei fienili che nascondevano viveri e armi, danneggiando seriamente anche la piccola chiesetta e la statua della Madonna al suo interno. Il violento scontro terminò con la distruzione pressoché totale delle baite e di tutti i punti d’appoggio usati dalle prime formazioni partigiane.

Per ricordare questi tragici avvenimenti, che segnarono l’avvio della stagione resistenziale lecchese, la città di Lecco, nell’ambito della rassegna “1943. Quando l’Italia dovette scegliere” organizza due momenti di celebrazione aperti a tutta la cittadinanza.

Il primo si svolgerà venerdì 18 ottobre alle ore 21 presso il Circolo Libero Pensiero: qui avverrà la presentazione del libro “La Banda Pisacane” a cura dell’autore Gabriele Fontana. Il secondo appuntamento è al piazzale della funivia per sabato 19 ottobre: alle ore 10 verrà posta una targa in memoria della battaglia d’Erna, mentre alle 11 ci sarà la commemorazione ufficiale alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni.