Bione: disagi per le società, il Comune vota la riqualifica

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Bione danni - frisbee (2)

LECCO – Che vita per le società sportive del Bione: l’ultima “vittima” è l’Aurora San Francesco, che nel fine settimana ha dovuto rinviare la partita di domenica per impraticabilità del campo dovuto al maltempo.

Il caso è giunto in Consiglio comunale, grazie all’intervento del consigliere di opposizione Antonio Pasquini (NCD): “Da quel che sappiamo sono quindici giorni che esiste questo problema. Si tratta dell’unica partita non giocata nella seconda categoria. Non si è visto da nessuna parte che squadre di seconda categoria non possano giocare nel loro campo perché impraticabili. Tante società non giocano e non si allenano a Lecco per problemi legati ai campi e ai costi. Credo che vedere le proprie squadre giocare fuori casa sia umiliante per l’amministrazione. Penso che il Comune debba prendere dei provvedimenti urgenti in attesa delle procedure che si stanno attuando con Regione Lombardia”.

Viviana Parisi (PD)
Viviana Parisi (PD)

Ciò a cui a cui si riferiva il consigliere della minoranza è l’accoglimento della richiesta lecchese tra i progetti pilota di partnerariato pubblico e privato finanziati dal Pirellone: la Regione fornirà assistenza tecnica per la realizzazione del nuovo bando per la gestione del centro sportivo comunale, prevedendo collaborazione tra comune e soggetto appaltante, caricando su quest’ultimo anche alcuni investimenti per la riqualificazione del Bione.

“La buona notizia, tanto attesa dalla Regione, è arrivata pochi giorni fa – ha commentato il consigliere Viviana Parisi (PD) – Abbiamo partecipato al bando consci del fatto che l’amministrazione non poteva lasciare il centro sportivo senza indicazioni per la nuova gara d’appalto. Non si tratta solo di risistemare strutture esistenti ma creane di nuove per soddisfare le necessità degli utenti”.

Nelle linee di indirizzo dettate dal documento si prevedono anche spazi di ristorazione, club house e servizi commerciali. L’opposizione, così come nei passaggi che hanno preceduto il voto in Consiglio Comunale, anche in questa occasione si è dimostrata fredda nei confronti del provvedimento:

“E’ ovvio che si tratta di una buona notizia, ma in questo percorso finora non sono state coinvolte le associazioni sportive che fruiscono quotidianamente del centro – ha spiegato Sandro Magni (FDS) – Non c’è stata alcuna mappatura delle attività sportive e con il partnerariato mi chiedo se si potranno garantire tariffe accessibili a tutti. Spero che il documento non sia solo uno spot elettorale”.

Lo stesso dubbio della Lega Nord espresso sia da Stefano Parolari, che ha chiesto il coinvolgimento anche dei Comuni dell’hinterland cittadino per la riqualifica del centro sportivo, che da Giorgio Siani.

“Quello del Bione è un caso di maltrattamento – ha rincarato la dose il capogruppo del Carroccio, Cinzia Bettega – avete calpestato tradizione sportiva della città di Lecco. Dopo cinque anni siamo qui a guardare una dichiarazione d’intenti, non avendo nulla di altro da mettere sul tavolo”.

Cinzia Bettega - Lega Nord
Cinzia Bettega – Lega Nord

Secca la replica dell’assessore allo Sport, Michele Tavola: “Siamo in scadenza di bando ed è un dovere di questo consiglio comunale dire cosa fare per il futuro. In questi anni si sono spesi soldi in maniera non visibile, non per attività elettorali ma per mettere a norma e in sicurezza alcune parti del centro”.

Circa 700 mila euro i soldi investiti negli ultimi anni, come ha ricordato il sindaco Virginio Brivio, “per manutenzioni straordinarie che competevano al Comune. La vicenda dell’Arpa non nata negli ultimi anni ma da quando SI è pensato al progetto di una piscina allo scoperto che ha dato via ad un procedimento concluso lo scorso anno, grazie al quale si è esclusa la bonifica complessiva dell’area”.

“E’ estremamente importante questo atto di indirizzo, si fa una scelta chiara, ovvero non a rifare un appalto dove il Comune costruisce ma si guarda ad un sistema più integrato. Il Bione ha 40 anni, ci sono lavori da compiere, certificazioni da rinnovare. O si sfrutta un sistema nuovo oppure tutto diventa più difficile”.