Bione. Gli assessori si difendono e ribadiscono: “Non lo faremo chiudere”

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Gli assessori Corrado Valsecchi e Stefano Gheza
Gli assessori Corrado Valsecchi e Stefano Gheza

 

LECCO – “E’ in corso un’ interlocuzione con gli uffici e con le altre istituzioni affinché si trovi una soluzione. Il Bione deve restare aperto”. Lo hanno ribadito ancora una volta l’assessore allo Sport, Stefano Gheza, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Corrado Valsecchi, che sabato mattina hanno incontrato i genitori degli atleti in protesta davanti al centro sportivo.

“Non può chiudere – ha proseguito Gheza – anche perché fermare l’impianto della piscina sarebbe un problema per la riapertura in tempi brevi, dobbiamo garantire continuità”.

La situazione è complessa e per martedì, ultimo giorno di attività nel centro sportivo, è stato convocato un incontro tra la Sport Management, gestore della struttura, e il segretario generale comunale, Michele Luccisano che nelle scorse settimane, scaduta la proroga alla concessione, ha chiesto alla società la restituzione dell’immobile al Comune.

L’assessore Corrado Valsecchi

 

Gli assessori non si sbilanciano sulle ipotesi in campo per evitare l’interruzione del servizio, “una soluzione tecnica” sarebbe allo studio degli uffici comunali mentre in Anac sono stati inviati sia il bando predisposto da Finlombarda per la realizzazione del nuovo Bione, ancora non pubblicato poiché gravato secondo la dirigenza comunale da “criticità tecnico giuridiche” (ha spiegato Gheza) sia l’avviso pubblico redatto successivamente dagli uffici comunali. “Attendiamo di conoscere il parere dell’Anac su entrambi i documenti” fa sapere Valsecchi. I tempi però potrebbero non essere brevi. “Il sindaco è impegnato su questo fronte” rassicura l’assessore.

Le critiche nei confronti dell’amministrazione , intanto, abbondano tanto che delle opposizioni c’è chi ha chiesto le dimissioni di entrambi gli assessori. “Stiamo parlando di una situazione che non è cosa recente, è vent’anni che si protrae – si difende Valsecchi – Nei primi cinque anni di governo avevamo 43 milioni di euro di debiti a cui dare un taglio, non era possibile effettuare nuovi investimenti , avrebbero creato ulteriore indebitamento. Sono assessore ai Lavori pubblici da poco più di un anno e tanto è stato fatto, le strade, i tetti dei palazzi pubblici che stiamo risistemando attendevano interventi da decenni. Una cosa alla volta stiamo risolvendo tutto ciò che era rimasto in sospeso, ma sono processi che necessitano di tempo. Chi tra i politici oggi starnazza sul Bione ci ha lasciato questa eredità”.