Bione: locale del rugby abusivo, una nuova grana per Gheza

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L'assessore Stefano Gheza si dimette

 

LECCO – Novanta giorni: è il tempo concesso dal Comune di Lecco per demolire la ‘tana del Rubgy’ come è stata definita la saletta per le riunioni ricavata nel vano tecnico situato sotto la tribuna del campo del centro sportivo che ospita le partite della squadra di rugby cittadina, guidata da Stefano Gheza, oggi assessore allo Sport della Giunta Brivio.

Abusiva la sua realizzazione secondo il dirigente comunale Elena Todeschini che ha firmato l’ordinanza. Il provvedimento obbliga sia la Sport Management, che ha rinnovato la sua gestione del centro aggiudicandosi l’ultimo appalto, che la società del Rugby Lecco,a sgombrare il locale e ripristinare a proprie spese le opere realizzate all’interno del vano.

L’assessore Stefano Gheza

Nel sopralluogo effettuato dal personale del Comune “si è rilevato che il vano tecnico posto sotto la tribuna del campo di Rugby è stato suddiviso in tre distinti locali: un locale adibito alla somministrazione di alimenti e bevande con la presenza di una cucina completa di elettrodomestici (piano cottura, frigorifero, lavandino, scalda-acqua), di una stufa, di impianto di condizionamento, di tavoli e sedie nonché di un’antenna parabolica applicata all’esterno; un locale adibito a palestra con attrezzi; un locale adibito a ufficio”.

“Al fine di adeguare i locali per lo svolgimento delle attività riscontrate, sono state eseguite opere sia a livello impiantisco (impianto elettrico, impianto idrico, impianto di condizionamento, impianto satellitare TV) che edilizio (finiture interne, pareti in cartongesso, realizzazione scarichi)”, opere, si legge nell’ordinanza, che “sono state eseguite in carenza del necessario titolo abilitativo”, inoltre “i locali non presentano i requisiti minimi di sicurezza ed igiene per lo svolgimento delle attività per cui i locali sono stati predisposti”.

Una nuova tegola per l’assessore Gheza, il cui incarico è stato messo già a dura prova dalla chiusura scongiurata degli impianti e dallo slittamento del bando per la realizzazione del nuovo centro sportivo.

 

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