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LECCO – E’ con il calore di tutto il rione che gli alpini di Bonacina, del gruppo “Pizzo d’Erna”, hanno festeggiato il loro 60esimo anno di fondazione, sabato con una sfilata per le vie del quartiere.
Un rione abbellito con il tricolore su ogni finestra e balcone, come a salutare la parata delle “penne nere” partire da via Movedo per raggiungere il ponte che porta il loro nome a di fronte alla sede di via Sant’Egidio, i locali dell’ex lavatoio che ospita dal 2000.
Oltre duecento i cappelli in parata giunti da diverse sezioni della provincia, che hanno sfilato insieme ai volontari dell’Antincendio Boschivo, al nucleo cinofilo, accompagnati dalla banda sezionale degli Alpini di Lecco e dal Coro Grigna diretto dal maestro Scaioli. A guidare la marcia, il capogruppo storico degli alpini di Bonacina, Maurizio Briacca:
“Il tricolore che abbellisce il rione è una conferma che nonostante le piccole grandi difficoltà che ci opprimono ci sentiamo ancora italiani con la “i” maiuscola, continuiamo a vivere dando il meglio di noi a chi ne ha bisogno. Questo è il DNA degli alpini”
L’alza bandiera e il ricordo ai caduti, due tappe della cerimonia che è terminata con l’arrivo alla chiesa del rione, per l’aperitivo e la cena in parrocchia.
“Agli alpini di Bonacina devo dire grazie di cuore – ha commentato il presidente dell’Ana Lecco, Marco Magni – perché qui ho trovato un’altra famiglia, accolto come un figlio dagli alpini più anziani di me. Sono onorato di essere qui con voi. In questo momento difficile della nostra società serve unione, dobbiamo rivestirci di semplicità e umiltà, perché senza questi valori non si può andare avanti. Dobbiamo stare vicini alle nostre comunità e dobbiamo portare aventi quelli che i nostri vecchi ce l’hanno insegnato e alcuni di loro per farlo hanno sacrificato la propria vita. W gli alpini”.
