Bosisio, Rodacciai: borse di studio per i figli di 15 dipendenti

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BOSISIO PARINI – Si è svolta ieri pomeriggio, martedì 14 febbraio, presso il Centro Studi  del Comune di Bosisio Parini la cerimonia di consegna delle borse di studio ai figli dei dipendenti della Rodacciai Spa.

I riconoscimenti – intitolati da quest’anno a Giuseppe Roda, fondatore del Gruppo – sono andati a:

Unità produttiva di BOSISIO – UNIVERSITA’

Ferriolo Cristina, figlia di Luciano
Rota Benedetta, figlia di Marco
Vegetti Cristina, figlia di Alessandro
Bazzi Monica, figlia di Umberto
Dozio Michele, figlio di Luigi
Viganò  Carlo, figlio di Giorgio

Unità produttiva di BOSISIO – SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

Innaurato Mattia, figlio di Roberta RODA
Carlucci Caterina, figlia di Pietro
Canali Mattia, figlio di Marco
Carlucci Cecilia, figlia di Pietro
Bouhuis Silvia, figlia di Johannes
Bonfanti Elisa, figlia di Marino

Unità produttiva di SIRONE – SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

Lazzarin Michela, figlia di Walter
Bosisio Mattia, figlio di Luigi
Scialò Carlotta, figlia di Antonio

“Sono contento che la famiglia Roda e il dottor Califano abbiano chiesto la collaborazione del comune per questo momento – ha detto il sindaco di Bosisio Giuseppe Borgonovo – una cerimonia semplice e significativa, che dimostra l’attaccamento della Rodacciai al territorio. E’ anche un modo per dire grazie a una realtà importante che concretamente fa del bene – come testimoniano le borse di studio – e che produce reddito, quindi qualità della vita e serenità per le famiglie. Sarà banale ma è molto importante. Questi ragazzi sono davvero la migliore gioventù: vedo volti puliti, persone piene di entusiasmo, e questo fa ben sperare per il futuro.

Mauro Califano, responsabile del personale di Rodacciai Spa: “Abbiamo trovato la giusta armonia tra la città di Bosisio Parini e l’azienda Rodacciai. Ritengo sia una strada da percorrere ancora per molti anni. L’associazione tra territorio, industria e cultura – e con cultura intendo anche questi ragazzi, che mi auguro possano essere il motore di una nuova rinascita (del territorio e del paese) – penso possa essere qualcosa di duraturo. Si parla molto di giovani: la disoccupazione giovanile è un dato di fatto forte, proprio nel nostro Paese, e riguarda un po’ tutte le fasce. Ma è vero che alcuni dati identificano un aspetto importante: quanti hanno un titolo di studio hanno più possibilità. Soprattutto chi ha un titolo di studio spendibile sul territorio sarà agevolato nel suo percorso. Chi non lo fosse ha sempre l’opportunità dell’estero, un’esperienza giusta e necessaria per tornare qui e dare il proprio contributo sotto il profilo culturale e lavorativo. Spero peraltro che tutti voi possiate trovare la vostra strada lavorativa qui, sul territorio, perché vogliamo che le vostre intelligenze restino qui. Ecco il senso di queste borse di studio”.

Ha concluso gli interventi Mario Signorello, RSU aziendali: “Mi complimento con i ragazzi, ma vedo che le ragazze sono di più: è meglio che i ragazzi si diano una mossa. Quando c’è un momento di difficoltà pensate alla soddisfazione che potete dare ai vostri genitori. L’obiettivo di farli felici credo possa essere una marcia in più”.