Braido agli allievi della Project: “La musica fa cose pazzesche”

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MANDELLO – Un messaggio ai giovanissimi allievi della Project Rock School di Mandello che lo ascoltavano e che poco prima avevano apprezzato le sue performance alla chitarra e alla batteria: “Siate sempre voi stessi e ricordate che l’importante è esprimere ciò che si ha dentro, sempre e ovunque. E che la musica ha un potere anche più forte delle parole”.

Andrea Braido, chitarrista e polistrumentista, classe 1964, ha iniziato a suonare la batteria a soli 4 anni. “Poi è subentrata la chitarra e ha sconvolto un po’ tutti i miei piani”, scherza  il musicista di origini trentine nella sede della scuola comunale di musica.

Braido è ospite della Prs alla vigilia del concerto del suo Jazz blues trio programmato per sabato 4 febbraio in terra austriaca, precisamente al Kammgarn club di Hard, un comune di poco più di 13.000 abitanti nel distretto di Bregenz, sulle rive del Lago di Costanza.

Con lui a esibirsi saranno Vincenzo D’Angelo, docente di pianoforte e tastiera alla Project Rock School e da alcuni anni componente di svariate formazioni di diversi generi musicali, e Alessandro Cassani, bassista, classe 1978, il cui percorso musicale ha preso avvio con lo studio della chitarra classica alla Scuola civica di Milano.

E’ l’ultimo giorno di prove, per il trio, ma Cassani la vigilia del concerto in Austria è a Sanremo. Il Festival della prossima settimana lo vedrà infatti sul palcoscenico dell’Ariston al fianco di Mika, cantautore e showman libanese naturalizzato britannico, uno dei superospiti della kermesse.

C’è invece D’Angelo, a Mandello con Braido. E i loro duetti entusiasmano i sei allievi della Project “premiati” per l’impegno e i meriti acquisiti nello studio della musica.

E’ un dialogo tra gli strumenti, quello proposto da Braido e D’Angelo, proprio come accadrà nel concerto austriaco, “perché il bello della musica – spiega il chitarrista trentino, che ha suonato con personaggi chiave della storia del jazz internazionale ma anche con Vasco Rossi, Laura Pausini, Francesco Baccini, Patty Pravo, Zucchero, Eros Ramazzotti, Angelo Branduardi, Antonella Ruggiero e altri ancora – è aver vissuto esperienze anche molto distanti tra loro”.

“Ma per me è sempre come fosse la prima volta e il primo giorno”, dice Braido agli allievi, ai quali ricorda che “la musica è anche curativa” e che “il suono di uno strumento, così come la voce, può fare cose pazzesche”.

Ad ascoltarlo ci sono anche Stefano Marzocchi, responsabile della Prs, e Samuele Radaelli, direttore artistico e docente di batteria della stessa scuola di musica. Poi Luca Picariello, assessore alla Cultura del comune di Mandello.

“La musica è un viaggio nel tempo e deve soprattutto trasmettere emozioni – afferma Braido interagendo con gli allievi – perciò quando suonate buttate fuori tutto, comprese le vostre sofferenze, e non dimenticate neppure che è importantissimo, di tanto in tanto, essere soli con il vostro strumento”.

“Non siate mai troppo buoni con voi stessi – aggiunge il musicista, considerato da molti come uno tra i più talentuosi e versatili chitarristi – e pretendete sempre il meglio. Io non mi sento assolutamente arrivato e le molteplici esperienze che ho vissuto mi hanno certamente fatto crescere ma non mi hanno cambiato”.

“Lui è un grande – dice Vincenzo D’Angelo – e con lui sto facendo cose che mi toccano nel profondo e mi segnano positivamente. Sì, lavorare con Andrea è per me un po’ come ritornare a scuola, perché lui ha qualcosa in più e si porta appresso tutto quello che ha fin qui fatto con la musica. E per la musica”.

Poi la foto di rito con i due musicisti e gli allievi. Per loro una serata da ricordare. Di più, da incorniciare.

DI SEGUITO, NEL SERVIZIO FOTOGRAFICO DI CLAUDIO BOTTAGISI, LE IMMAGINI DELL’INCONTRO DI ANDREA BRAIDO E VINCENZO D’ANGELO CON GLI ALLIEVI DELLA PROJECT ROCK SCHOOL DI MANDELLO