Calolzio. Dipendente comunale sotto accusa. La vicenda

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Un'immagine dall'assemblea pubblica sul tema scuole del 11 gennaio scorso
Un’immagine dall’assemblea pubblica sul tema scuole del 11 gennaio scorso

 

CALOLZIO – “Fra segnalare e prendere un provvedimento c’è una differenza abissale! È stata aperta un’indagine conoscitiva, che esula dai compiti della parte politica della nostra amministrazione, se ne sta occupando l’ufficio del personale, ma siamo in una fase di indagine” così il primo cittadino calolziese, Cesare Valsecchi, in risposta al caso che ha sollevato clamore nel comune della Valle San Martino, dove è stata aperta un’indagine conoscitiva nei confronti di una dipendente comunale, che avrebbe rivelato “dati riservati” nell’assemblea pubblica sul tema scuole.

Roberto Monteleone, ex capogruppo di maggioranza e il sindaco Cesare Valsecchi

 

LA VICENDA. Facciamo un passo indietro, la data incriminata è quella dell’11 gennaio, nel corso della assemblea pubblica sul tema scuole, ancora non si sapeva che la riforma De Flumeri sarebbe naufragata, di lì a qualche giorno in consiglio a causa di una “pugnalata amica” (il voto contrario dell’ex capogruppo Roberto Monteleone). Fra i toni, decisamente accesi nella serata, sarebbero emersi dettagli ancora non resi noti inerenti a provvedimenti della giunta riguardo alla rimozione degli striscioni che campeggiavano sui cancelli delle scuole, per voce di una dipendente comunale che solo in quanto tale, questa almeno è ‘l’accusa’ nei suoi confronti,  poteva conoscerli. Ad un mese di distanza, dopo una segnalazione da parte della maggioranza, l’ufficio del personale, ha aperto un’istruttoria e valuterà gli estremi, “ora si stabilirà per dei supplementi di indagini o per un provvedimento – spiega Valsecchi – questo però non è di competenza della parte politica, ma tecnica, che è un organo autonomo. Sono stati chiesti dei chiarimenti alla dipendente, poi l’ufficio deciderà per l’archiviazione o la censura con tutte le garanzie del contratto di lavoro al quale il dipendente può appellarsi”.

NON È LA PRIMA VOLTA A CALOLZIO. “Purtroppo a Calolzio non è la prima volta che succede che i dati vengono divulgati prima del tempo, non c’entra niente che l’interessata è anche una mamma, come tale e cittadina può assolutamente intervenire e dissentire, la valutazione è sul fatto se potesse o meno divulgare dati degli uffici in quel momento- ha poi aggiunto il sindaco, sottolineando che – nessuna sanzione o provvedimento possono essere presi dall’amministrazione, ma è un diritto di tutti fare segnalazioni”.

IL COMUNICATO DELLA MAGGIORANZA. “A nome del Gruppo consiliare Cittadini Uniti per Calolziocorte esprimo piena solidarietà all’assessore – alla Polizia Locale – Sonia Mazzoleni per gli attacchi personali che sta ricevendo in questi giorni a seguito di una comunicazione interna e riservata che è stata diffusa impropriamente alla stampa, evidentemente al fine di gettare ancora una volta in polemica “rissosa” questioni che riguardano l’Amministrazione calolziese” si legge nel comunicato a firma del capogruppo Paolo Autelitano.  “I regolamenti (e anche il Codice della strada) impongono la rimozione di cartelli e striscioni non autorizzati – si continua – nel caso, pur avendo consentito che per diverso tempo rimanessero ugualmente esposti degli striscioni di protesta, l’assessore Mazzoleni a seguito di segnalazioni ricevute, ne aveva indicati alcuni riportanti offese e frasi gravi nei confronti delle scuole: con riferimento alle comunicazioni interne a tale atto (doveroso d’ufficio) l’assessore durante un incontro pubblico rilevava un comportamento poco corretto da parte di una dipendente comunale”.

 

Il capogruppo Lega Nord Marco Ghezzi

 

LE MINORANZE. “Inaccettabile sotto tutti i punti di vista – questo il commento del gruppo Lega Nord-  Dal momento che, così facendo, si andrebbe a ledere un diritto inalienabile di ogni cittadino, per giunta attraverso una sorta di indebita pressione… saremmo di fronte a un vero e proprio tentativo di censura. L’Amministrazione smentisca immediatamente, e senza distinguo, che un fatto di simile gravità possa essersi verificato. Ma se, sventuratamente, Giunta e assessori avessero portato avanti questa indifendibile iniziativa, che non ha precedenti a Calolziocorte, chiediamo un’immediata assunzione di responsabilità della componente politica con tutte le conseguenze del caso” si legge in una nota a firma del capogruppo LN Marco Ghezzi, che oggi, sabato, ha rincarato la dose:

L’intervento del capogruppo Paolo Autelitano ha, se possibile, aggravato la posizione dell’Amministrazione Comunale di Calolziocorte… E infine, ciliegina sulla torta, scarica tutta la responsabilità sul funzionario incaricato della pratica, dichiarando, come ha fatto anche il Sindaco, che loro non centrano ma si tratta di un atto interno amministrativo. Insomma, buttano il sasso, incattiviti dal pessimo clima nella maggioranza, e poi nascondono la mano. Non poteva mancare, ovviamente, la solita litanìa con le accuse di strumentalizzazione. E allora, ci chiediamo, perché sulla questione si sono mosse le principali sigle sindacali, annunciando assemblee e criticando anche duramente la Giunta? Strumentalizzano anche loro? Purtroppo, questa non è la risposta che ci aspettavamo. A questo punto c’è solo una cosa da fare: ritirare immediatamente con le dovute scuse il “richiamo”. E poi sarebbe bene accertarsi che tutta la maggioranza, o ciò che ne resta, condivida questa scelta antidemocratica. Noi al riguardo abbiamo seri dubbi…Anzi, certezze”.

INTERROGAZIONE AI MINISTRI INTERNI E FUNZIONE PUBBLICA. “Questa iniziativa è di una gravità inaudita ed è intollerabile perché rappresenta un pericoloso precedente, un chiaro ammonimento ‘educativo’ per chi dovesse in futuro osare altre critiche nei confronti dell’Amministrazione. Fa inoltre profondamente riflettere il fatto che l’attivazione del procedimento disciplinare sia stata condivisa da una Giunta di sinistra, che per definizione dovrebbe essere iper-garantista, a partire dalla libertà di manifestare il proprio pensiero, che è un diritto costituzionalmente garantito- così il senatore lecchese della Lega Nord Paolo Arrigoni, ex sindaco di Calolziocorte, commentando il procedimento disciplinare verso la dipendente comunale. “Intendo presentare nelle prossime ore un’interrogazione parlamentare ai Ministri della Funzione Pubblica e a quello dell’Interno, competente per gli Enti Locali, perché vengano accertati la regolarità del procedimento disciplinare e l’eventuale ricorso all’abuso di potere, questo a tutela della dipendente comunale accusata e nell’intento di riportare un clima di serenità compromesso da tempo tra i dipendenti comunali” ha poi concluso Arrigoni.

I SINDACATI.  “Sappiamo di procedimenti disciplinari aperti nei confronti di alcuni dipendenti , e la cosa non ci piace assolutamente , e non potremo tollerare ulteriormente , senza replicare , l’apertura di altri procedimenti disciplinari – scrivono in una lettera al Comune di Calolzio, Enrico Cerri della Cisl e Marco Paleari della Cgil –  Le difficoltà della maggioranza in Consiglio Comunale non devono essere pagate dai dipendenti del Comune di Calolziocorte , e soprattutto creano un clima di tensione e d’incertezza , che porta a generare mancanze ed errori in una situazione amministrativa confusa.  Chiediamo al Sindaco ed alla Giunta , un grande momento di riflessione e di pausa , su qualsiasi iniziativa nei confronti dei lavoratori del Comune di Calolziocorte. Ai dipendenti chiediamo di segnalarci qualsiasi atto negativo nei loro confronti da parte di Amministratori o Responsabili , non tollereremo altri procedimenti disciplinari non motivati. A breve convocheremo l’assemblea dei lavoratori per verificare insieme il clima di benessere organizzativo nel Comune”.