Calolzio. Il sindaco attacca Monteleone, “vuole acquisire visibilità”

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Roberto Monteleone, ex capogruppo di maggioranza e il sindaco Cesare Valsecchi
Roberto Monteleone, ex capogruppo di maggioranza e il sindaco Cesare Valsecchi

 

CALOLZIO – “Con il proprio atteggiamento il consigliere Monteleone vuole acquisire visibilità personale, dimostra di non curarsi affatto delle conseguenze che una crisi di Giunta potrebbe avere sui cittadini di Calolziocorte… Ma le conseguenze potrebbero anche riflettersi su ogni futura alleanza elettorale e anche sul PD locale, di cui Monteleone è responsabile territoriale” si legge in una nota della maggioranza calolziese a firma del primo cittadino Cesare Valsecchi.

I toni non tendono a scemare a Calolzio, si continua invece, senza tregua, in una guerra interna alla maggioranza, che lascia presagire la fine anticipata del mandato. Da una parte il sindaco, con quei (pochi, almeno in sede di votazione) assessori che gli sono rimasti fedeli, dall’altra l’ex capogruppo Roberto Monteleone, che in seguito alle proprie dimissioni e al voto contrario al piano di riorganizzazione scolastica ha riportato a galla tutti i malumori e le liti.

“ ‘Le sorti dell’Amministrazione cittadina di Calolziocorte sembrano ormai dipendere dalle scelte di un sol uomo: Roberto Monteleone’ – si legge nella nota che riporta un articolo pubblicato su Lecconotizie lo scorso 24 gennaioÈ proprio questa la situazione. Nell’intervista telefonica, di cui si riferisce nell’articolo, Monteleone afferma che, ‘pur dichiarandosi ancora nella maggioranza, d’ora in poi voterà di volta in volta secondo coscienza’. Vogliamo qui ricordare al consigliere Monteleone –continua il comunicato –  gli accordi presi in campagna elettorale al momento di definire la nostra lista dei candidati, si era tutti che, in caso di vittoria elettorale, ogni decisione sarebbe stata presa all’unanimità o a voto di maggioranza dei consiglieri. E tale decisione tutti si sarebbero sentiti in dovere di sostenere. Gli ricordiamo che anche gli altri consiglieri votano secondo coscienza, ma si attengono alle decisioni del gruppo di cui fanno parte e che nessuno, tranne Monteleone, vuole tenere in scacco, come lo volesse tenere sotto ricatto. Testimoniano tale comportamento alcune delle decisioni prese in questi anni di amministrazione che, pur non essendo condivise da tutti, tuttavia hanno avuto il voto unanime dei consiglieri di maggioranza. Basta ricordare la votazione riguardante la questione tangenzialina”.

“Ci preme dire che il consigliere Monteleone non è stato affatto escluso dal gruppo di maggioranza – del quale di fatto continua a fare parte, avendo rinunciato solo alla carica di capogruppo – e non è stato convocato alcun incontro senza dargliene comunicazione – si chiarisce, riferendosi nello specifico all’incontro di maggioranza che sarebbe stato fissato per lo scorso 25 gennaio – l’orario e il giorno dell’incontro sono stati fissati proprio per venire incontro alle sue esigenze e per sua esplicita richiesta, ma lui non si è presentato giustificando la propria assenza per sopraggiunti motivi dell’ultimo minuto”.

“La dichiarazione rilasciata a Lecconotizie, fa intendere che l’ex capogruppo sembra essere ispirato solo e unicamente dalla volontà di determinare una crisi di maggioranza, usando il voto come puro e semplice ricatto personale e politico nei confronti di una maggioranza che annovera al proprio interno ben altri 4 iscritti al PD. Oppure, e se così fosse sarebbe anche peggio, con il proprio atteggiamento il consigliere Monteleone vuole acquisire visibilità personale, come starebbero a dimostrare le sue continue dichiarazioni rilasciate ai vari organi di informazione. In ogni caso, la conseguenza più grave è che, con le proprie decisioni, Monteleone dimostra di non curarsi affatto delle conseguenze che una crisi di Giunta potrebbe avere sui cittadini di Calolziocorte nei confronti dei quali abbiamo tutti delle responsabilità e a vantaggio dei quali l’attuale maggioranza ha sempre cercato di orientare le proprie decisioni, pur ammettendo di aver commesso ingenuità ed errori nel governo del paese. Ma le conseguenze potrebbero anche riflettersi su ogni futura alleanza elettorale e anche sul PD locale, di cui Monteleone è responsabile territoriale”.