Calolzio. Rally ‘tassato’ e strade al buio: la Lega “bacchetta” il Comune

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CALOLZIO – “Un evento di importanza nazionale che non solo non è inserito nel maggio calolziese, ma in cui gli organizzatori sono obbligati a pagare di tasca propria una cifra esorbitante per esporre le macchine al Lavello” con queste parole Cristina Valsecchi, consigliere comunale di minoranza Lega Nord, ha tuonato, martedì sera in consiglio comunale, contro l’amministrazione Valsecchi “rea” di voler far pagare l’occupazione suolo pubblico agli organizzatori del Rally della Valle san Martino.

“In Valtellina e negli altri comuni in cui il rally si snoda l’amministrazione comunale  non chiede nulla per l’occupazione del suolo pubblico, a differenza della nostra città che chiede più di 6mila euro – ha illustrato Cristina Valsecchi – trovo questa cosa molto triste: il rally è un evento che porta turismo, vitalità e valorizzazione al nostro paese e voi lo state sminuendo”.

 

Cristina Valsecchi

Il sindaco Cesare Valsecchi ha replicato così alle richieste della minoranza: “Siamo obbligati per legge a far pagare l’occupazione suolo pubblico – ha spiegato il primo cittadino calolziese – ma dato che si tratta di un evento sportivo abbiamo applicato una decurtazione dell’80% fissando la tassa a 1200 euro”.
Una risposta che però non ha soddisfatto il consigliere Valsecchi che sottolineando il “cospicuo numero di turisti che i tre giorni di prove hanno portato a Carenno, facendo registrare sold out nei suoi hotel e in quelli dei comuni limitrofi” ha chiesto la motivazione per cui l’evento non è stato inserito nella kermesse del maggio calolziese, “in questo modo si sarebbe evitata la tassa di occupazione suolo pubblico”.

Gli eventi del maggio calolziese sono convenzionati con la pro loco ed essa non si prende la responsabilità di un evento di tale portata e importanza – ha riposto il vicesindaco Massimo Tavola – non vogliamo sminuire il rally, ma è un evento che ha una specificità a parte”.

Il centro di Calolzio al buio, foto scattata venerdì

 

Ma le critiche sollevate dalle consigliere del Carroccio, orfane del loro capogruppo Marco Ghezzi (assente giustificato) non si sono fermate qui: Celestina Balossi “compagna di banco” di Cristina Valsecchi, ha chiesto delucidazioni riguardo al funzionamento dell’illuminazione pubblica:“Sono giorni che il centro di Calolzio e il Lavello rimangono al buio  – ha spiegato il consigliere del Carroccio – le luci sono spente o vanno a intermittenza creando delle vere e proprie zone d’ombra nei quartieri pericolose sia per i pedoni che per gli automobilisti, chiediamo quindi chiarimenti in merito alla questione”.
Problematiche di cui il comune è a conoscenza “grazie ad alcune segnalazioni dei cittadini – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Cola – abbiamo già avviato le verifiche del caso e abbiamo anticipato la sistemazione di alcuni quadri elettrici che negli ultimi giorni, a causa delle ingenti piogge, hanno creato disagi e problemi”.