Canile verso la chiusura, gli animalisti: “Intervenga il prefetto”

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L'ingresso del canile di via Rosmini, chiuso nel 2013

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LECCO- “Chiediamo al prefetto di convocare un tavolo per discutere della chiusura del canile e sospendere il trasferimento dei cani ”. E’ il presidente dell’Enpa di Lecco, Luigi Mauri, a parlare a nome delle associazioni animaliste che da mesi lottano per mantenere in vita la struttura di via Rosmini, in attesa della realizzazione di un nuovo canile.

Lunedì, Enpa e Zampamica hanno presentato un esposto in Prefettura con l’auspicio che si possa cancellare, o perlomeno rimandare, la data di fine attività della struttura, prevista per il prossimo 30 giugno. Nel documento le associazioni ripercorrono tutte le fasi del percorso intrapreso sulla questione del rifugio che “ha conosciuto esiti alterni – come sottolineato dal presidente dell’Enpa – positivi per quanto riguarda il conferimento della gestione temporanea a Marco Folloni, degli Amici del Randagio, di tutt’altro tono la decisione di chiudere confermata con la delibera dello scorso 22 marzo”.

Luigi Mauri (Enpa)
Luigi Mauri (Enpa)

Una chiusura che, secondo gli animalisti, non sarebbe stata affatto dettata dall’ASL: “L’azienda sanitaria ha indicato solo delle linee da seguire come la diminuzione dei cani con l’incentivazione delle adozioni e la messa a norma di alcuni box. Di contro noi abbiamo presentato un progetto di dismissione di circa il 40% dei box e la sistemazione, con interventi minimi, dei restanti. Un progetto che stava in piedi e che rispettava le esigenze sottolineate dall’ASL senza la necessità di spostare i cani per realizzare i lavori” ha affermato Mauri.

“Vorremmo capire – prosegue il presidente Enpa, affiancato da Veronica Panzeri di Zampamica – con quali criteri il sindaco già la scorsa estate aveva deciso per la chiusura della struttura. Stiamo anche facendo verificare la delibera di giunta per capire se sia pienamente corretta oppure no”.

La referente lecchese della LAV, Silvana De Rigo, incalza: “Ad aprile abbiamo chiesto di poter visionare questi atti e ci si sono stati forniti entro 30 giorni, così come prevede la legge; sfogliandoli ci siamo però accorti che mancherebbe altra documentazione e abbiamo fatto una nuova richiesta, per ora però non abbiamo avuto risposte”.

canile lecco (5)Inoltre, rivelano le associazioni, avrebbe già subito una bocciatura dall’amministrazione comunale anche la l’osservazione al PGT da loro presentata e che identificava in un terreno, a lato della pista ciclabile di Rivabella e al confine con Vercurago, dove poter realizzare il parco canile. Sul terreno di proprietà di Silea a Valmadrera, una delle ultime ipotesi emersa in queste settimane, “non ci sono chiusure – ha ribadito la dott.sa De Rigo – è una proposta che va esaminata e capire se ci sono i requisiti per poter realizzare lì il parco canile”.

Per questo, il consigliere comunale Ezio Venturini avrebbe chiesto al vicesindaco Campione di poter visionare l’area insieme ai membri delle associazioni. Nel frattempo è slittata la discussione sul canile in Consiglio Comunale: “Doveva essere uno dei punti della prossima settimana – denuncia Venturini – ma il presidente del consiglio Marelli avrebbe trovato un vizio di forma annullando tutto”.

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