Carenno in corteo onora le Forze Armate, “orgoglio e riconoscenza”

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CARENNO – L’odissea dei migranti, il terremoto del centro Italia e l’impegno a cui ogni cittadino è chiamato, questi gli argomenti toccati dal sindaco Luca Pigazzini durante la commemorazione del 4 novembre, che si è svolta a Carenno domenica in mattinata.

Una celebrazione molto sentita nel comune montano, paese natale del reduce Fedele Balossi, che, come sempre, ha voluto essere presente per portare la propria testimonianza affinché non venga dimenticata, ad ascoltare i bambini delle scuole elementari.

Mons. Angelo Riva
Mons. Angelo Riva

 

 

Dopo l’Eucarestia celebrata da Monsignor Angelo Riva, parroco di Carenno, a suffragio dei caduti di tutte le guerre, il corteo si è diretto al monumento dedicato ai Caduti per la Patria per il tradizionale momento dell’alzabandiera e di deposizione della corona d’alloro, al quale erano presenti anche gli alunni delle scuole di Carenno, che nei giorni scorsi hanno incontrato l’amministrazione comunale e gli Alpini proprio sul tema della giornata di Unità Nazionale e delle Forze Armate.

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“Oggi è una giornata in cui vogliamo ricordare le nostre Forze Armate impegnate oggi in diverse parti del mondo per difendere e portare sollievo alle popolazioni colpite da guerre e tragedie- ha detto il primo cittadino-  in questo momento sono molto importanti per far fronte all’emergenza che sta caratterizzando il nostro tempo, quella delle persone che cercano fortuna attraversando il mare su dei barconi. Il primo soccorso spesso viene garantito dalle Forze Armate, per questo dobbiamo essergli molto riconoscenti e orgogliosi di quello che fanno, perché il salvataggio della vita umana viene prima di qualsiasi altra cosa”.

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Nel discorso del sindaco ha, poi, preso posto il terremoto che ha messo in ginocchio nelle ultime settimane il Centro Italia; “è sempre più importante sottolineare l’Unità nazionale che andiamo a celebrare, siamo tutti chiamati a fare la nostra parte per dare una mano in questa tragedia che ha distrutto interi paesi, ed è sempre più importante cercare di ricostruire tutto esattamente dove si trovava, credo che la difesa di piccoli borghi sia il modo per far andare avanti questo Paese”, ha continuato Pigazzini.

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“Essere italiani significa avere diritti e doveri che i nostri soldati e antenati ci hanno regalato nel corso del secolo scorso, dobbiamo tener viva la memoria, impegnandoci in prima persona”, ha detto il sindaco che prima di concludere ha ringraziato il gruppo Alpini di Carenno, il reduce Fedele Balossi, che ha combattuto su 4 fronti, la parrocchia, che oggi celebra la ricorrenza di Cristo Re a cui è dedicato il campanile, la banda e i bambini e ragazzi delle scuole.

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