“Caro Raffaele, eri un vero maestro di vita, non soltanto di musica”

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Raffaele Elia e la sua chitarra in una foto degli anni Settanta.

MANDELLO – Aveva legato il suo nome al mondo della scuola e a quello della musica, da sempre la sua grande passione. Il professor Raffaele Elia, scomparso la scorsa settimana ad Abbadia Lariana all’età di 66 anni, sarà sempre ricordato da chi l’ha conosciuto e ne ha apprezzato il dinamismo, l’impegno professionale e, prima ancora, le qualità umane. Tra loro vi è Michelino Peluso, mandellese, a sua volta grande appassionato di musica, che ricorda il professor Elia con questa toccante testimonianza:

Il 27 giugno ci lasciava una splendida persona dalla quale in campo musicale ho imparato molto, Raffaele Elia. L’ho sempre chiamato “maestro”, non soltanto di musica ma anche di vita.

Ci siamo conosciuti all’ospedale “Umberto I” di Bellano per la fisioterapia. La sua simpatia aveva suscitato l’apprezzamento e la stima di tutto il personale dell’ospedale, ora molto rattristato per la sua dipartita. A tavola mangiavamo insieme, quante risate! Era un piacere vederlo ridere…

Mi faceva spesso ascoltare sul suo personal computer le sue esibizioni. Che dire, un vero artista! Grazie, “maestro”, per avermi fatto apprezzare ancora di più la musica, facendola diventare la colonna sonora della vita.

Eri una personale “speciale” che sapeva capire, ascoltare e con un semplice sguardo dimostravi alle persone di voler loro bene. Nonostante i problemi della mia gamba, tu mi hai fatto vedere la vita come un arcobaleno. Un affetto sincero non morirà mai…

Il tuo sorriso migliorava i problemi di tutti, li facevi felici. Sarai una stella del cielo. Non sempre ti vedrò, ma quando avrò bisogno ti sentirò brillare nel mio cuore! Ogni tanto entra nei miei sogni…

La tua adoratissima moglie Rita, i tuoi figli Aureliano e Annesa saranno i tuoi gioielli. Annesa il giorno dell’ultimo saluto ti ha fatto salire in cielo accompagnato dalle tue splendide note.

Ora, con queste parole, vorrei trasmettere il pensiero di tutto il personale dell’ospedale di Bellano e del nostro amico di karaoke Salvatore.

Raffaele, sei un artista inimitabile e ricordati che i geni musicali come te non moriranno mai. Ciao, “maestro”!

Michelino

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