Casa don Guanella applaude Simoni. E “Gibo” dice: “La fatica dà gioia”

Tempo di lettura: 4 minuti
Don Agostino Frasson e Gilberto Simoni giovedì 29 ottobre a "Casa don Guanella".
Don Agostino Frasson e Gilberto Simoni giovedì 29 ottobre a “Casa don Guanella”.

 

LECCO – Metti una sera a cena con un campione di ciclismo del recente passato, un corridore che ha disputato 15 Giri d’Italia, aggiudicandosene due (nel 2001 e nel 2003) e salendo sul podio della corsa rosa altre cinque volte, capace di vincere in carriera un centinaio di corse – tra queste una tappa al Tour de France del 2003 – non soltanto in Italia ma anche all’estero, in particolare in Giappone, Spagna, Svizzera e Messico.

Metti una sera a cena con Gilberto Simoni, classe 1971, origini trentine. Lui, scalatore puro, ha voluto la bicicletta e ha pedalato per 25 anni (sono almeno 700.000 i chilometri percorsi in sella alla “due ruote”), diciassette dei quali da professionista.

Metti una sera a cena con il nobile proposito di raccogliere fondi da destinare al progetto di agricoltura sociale che la “Casa don Guanella” di Lecco sta portando avanti in località Piazza Rossè a Valmadrera, nel solco della continuità rispetto alla tradizione agricola e rurale italiana.

“Abbiamo l’ambizione di dare prospettive ai ragazzi della nostra comunità educativa – è stato il primo messaggio che don Agostino Frasson, direttore della struttura di via Amendola, ha rivolto giovedì 29 ottobre a Simoni – e già entro fine anno inaugureremo una nuova stalla di 400 metri quadrati”. “Nostro intento – ha specificato – è far sì che il progetto sia condiviso dal maggior numero possibile di persone”.

 

Educatori e ospiti di Casa don Guanella con Simoni accanto al murales dei campioni.
Educatori e ospiti di Casa don Guanella con Simoni accanto al murales dei campioni.

 

“Io ho imparato a vincere dopo essere arrivato tante volte ultimo – ha detto “Gibo” Simoni raccogliendo idealmente il testimone ricevuto da don Agostino – Mio padre era contadino, ma non mi ha mai imposto nulla nella vita. A me piaceva andare in bicicletta e così dopo qualche anno la mia grande passione si è trasformata in una professione e in competizioni vere e proprie, le stesse che molte volte la vita ci costringe ad affrontare”.

“Ai ragazzi diamo colpe che in realtà sono anche nostre – ha aggiunto il campione – perché oggi loro hanno tutto, perciò è molto bella la vostra scelta di rimboccarsi le maniche e di scegliere di sfruttare i terreni coltivabili tutti intorno alla cascina con la fatica e con la forza delle braccia, piuttosto che con trattori e altri mezzi agricoli meccanizzati. Così facendo, i prodotti che la terra vi donerà e che raccoglierete saranno per voi motivo di grande soddisfazione”.

La proiezione di un filmato che ha raccontato in modo originale e efficace la vita e la carriera sportiva di Simoni e a cui ha assistito anche il campione olimpico e attuale assessore regionale allo Sport Antonio Rossi, poi tutti a tavola, non prima che don Agostino ricordasse al “Gibo” e ai numerosi commensali che a cena avrebbero bevuto il vino prodotto a “Cascina don Guanella” dopo la vendemmia dello scorso anno.

“L’abbiamo chiamato significativamente Barabin – ha spiegato il direttore della comunità educativa – lo stesso nome che un tempo veniva dato ai “ragazzi di strada” . E sull’etichetta di ogni bottiglia abbiamo riprodotto, non a caso, l’immagine rivisitata della Madonna della provvidenza”.

 

Gilberto Simoni, vincitore di due Giri d'Italia, firma il murales dei campioni.
Gilberto Simoni, vincitore di due Giri d’Italia, firma il murales dei campioni.

 

Prima della cena non è mancato neppure un riferimento al pellegrinaggio che a metà novembre vedrà una trentina di educatori, volontari e ospiti di “Casa don Guanella” andare in bicicletta da Lecco a Roma, come già avvenuto nel 2011, per “celebrare” i 100 anni dalla morte di San Luigi Guanella. E in Vaticano incontrare Papa Francesco.

“Sarà un’avventura che vi costerà certamente fatica – ha commentato Gilberto Simoni – ma che soprattutto vi darà tanta gioia. E che non dimenticherete mai”.

Poi la firma del “Gibo” sul murales dei campioni, accompagnata da una dedica: “Se devo scegliere tra vivere o morire scelgo di andare avanti, in bici!”.

DI SEGUITO, LE IMMAGINI DELLA SERATA DI GIOVEDI’ 29 OTTOBRE A “CASA DON GUANELLA” DI LECCO CON GILBERTO SIMONI