“Casa don Guanella” da Lecco a Roma in bici, poi da Papa Francesco

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I protagonisti del pellegrinaggio dell'ottobre 2011 fotografati in piazza San Pietro.
I protagonisti del pellegrinaggio in bicicletta dell’ottobre 2011 fotografati in piazza San Pietro.

 

LECCO – Da Fraciscio, in Valchiavenna, e da Lecco fino a Roma, in sella a una bicicletta. Non era stata una gara e neppure una scommessa tra amici, ma un vero e proprio pellegrinaggio organizzato da don Agostino Frasson, responsabile della Casa don Guanella di Lecco, insieme agli educatori e con protagonisti un gruppo di ragazzi ospiti della stessa comunità di via Amendola.

Poco meno di 800 i chilometri da percorrere, con partenza come detto da Fraciscio, paese natale di don Guanella, e Lecco, appunto fino alla capitale, passando per la via Francigena.

Erano partiti il 19 ottobre 2011 e, arrivati a Roma in quattro giorni e appunto dopo quattro tappe, avevano assistito alla canonizzazione del beato Luigi Guanella in calendario per il 23 ottobre.

“Per don Guanella Santo”,  si erano detti alla partenza i ragazzi, i volontari e gli operatori coinvolti dall’iniziativa. Ed erano arrivati a destinazione seguiti da una sorprendente copertura mediatica e dalla curiosità della gente.

Quattro anni dopo la “carovana” vuole ripartire per celebrare i 100 anni dalla morte del fondatore dell’Opera don Guanella, ormai diffusa in molte parti del mondo, con circa 150 centri operativi . L’evento, questa volta, è ancora più speciale, perché oltre a celebrare appunto i cento anni dalla morte di San Luigi Guanella, la trasferta prevede anche un’udienza privata da Papa Francesco di una delegazione di guanelliani.

Don Agostino Frasson, responsabile della Casa don Guanella di Lecco.
Don Agostino Frasson, responsabile della Casa don Guanella di Lecco.

“Da Lecco, dalla nostra Casa don Guanella – dice don Agostino – intendiamo celebrare l’evento con le modalità che ci sono proprie. Si riparte con un vero e proprio pellegrinaggio in bicicletta dedicato al santo e tutto orientato a riscoprire i valori fondanti l’identità guanelliana: il coraggio di rimboccarsi le maniche e di affrontare la fatica del vivere quotidiano, l’attenzione e il rispetto per la persona, la ricerca di nuove forme di partecipazione e di protagonismo degli ultimi”.

Il pellegrinaggio partirà da Lecco il 9 novembre per arrivare a Roma l’11 e il giorno dopo incontrare Papa Francesco.

“Saranno tre tappe durissime – spiega sempre il responsabile della comunità educativa lecchese – ma a Casa don Guanella siamo già pronti a partire e ad affrontare la sfida. Vi parteciperanno i numerosi volontari che, appassionati di ciclismo, non fanno mai mancare il loro sostegno alla nostra Casa”.

Vi saranno dunque alcuni giovani, affidati alla comunità, contagiati dalla passione per la bicicletta del direttore della struttura. Non a caso tra le attività proposte ai ragazzi e concernenti la sfera personale l’attività sportiva ha assunto un ruolo di rilievo.

“A nostro parere – afferma ancora don Agostino – lo sport amatoriale e l’avventura consentono di conoscere e liberare le proprie potenzialità, favoriscono una migliore costruzione del concetto di sé e aiutano a promuovere forme di partecipazione ad attività di gruppo. Per questi motivi a Casa don Guanella abbiamo prestato particolare attenzione a questo aspetto di auto-realizzazione, cercando alleanze e contributi dalle agenzie specifiche del territorio e da personaggi illustri del mondo dello sport”.

Indimenticabili, in proposito, rimangono a Casa don Guanella le collaborazioni con Claudio Chiappucci, Gianni Bugno, Ivan Basso, Matteo Trentin e Cadel Evans, con gli olimpionici Antonio Rossi e Igor Cassina e con altri personaggi del mondo dello sport.

“Molti dei nostri ragazzi – conclude il sacerdote – hanno così potuto frequentare e partecipare attivamente ad attività sportive, mettendo in gioco il loro estro e le loro capacità”.