Caso Bione. L’assessore: “Non mollo, la colpa è della dirigenza”

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L'ex assessore allo sport, Stefano Gheza, presidente Rugby Lecco
L’assessore Stefano Gheza

 

LECCO – “La politica aveva dato un indirizzo ben preciso, il centro sportivo è sempre stato un obiettivo strategico di questa amministrazione, spettava alla dirigenza attuare questa linea”.

Il caso Bione gli è scoppiato tra le mani ma Stefano Gheza, assessore allo Sport, pur non trattenendo l’amarezza, si difende della critiche e denuncia apertamente i dissidi interni a Palazzo Bovara tra l’amministrazione comunale e il dirigente Luccisano che nei giorni scorsi ha inviato la comunicazione al gestore della struttura pubblica, Sport Management, di riconsegnare gli impianti al Comune.

“C’è un contrasto e chiediamo ad Anac – l’Autorità Anticorruzione guidata da Cantone (ndr) – che ha competenza anche in materia di interpretazione dei contratti della pubblica amministrazione, di intervenire per superare l’empasse che si è venuta a creare” spiega Gheza.

Non riuscendo a superare lo scoglio del rinnovo della proroga alla gestione del centro, il Comune si era accordato con Sport Management di differire la consegna degli impianti a fine stagione sportiva; una soluzione trovata in extremis a fine anno, in concomitanza con la scadenza della precedente proroga, fissata allo scorso 31 dicembre.

“Un ipotesi che avrebbe consentito di mettere a norma le poche situazioni che necessarie per ottenere tutte le certificazioni e che era stata condivisa anche dal dirigente. Per questo – sottolinea l’assessore – siamo rimasti sorpresi della lettera che è stata recapitata al gestore”.

La precedente proroga era stata concessa dall’ex dirigente Giovanna Esposito, che a luglio è andata in pensione dopo 42 anni di servizio. Al suo posto era giunta Maria Lombardi, che qualche mese dopo ha però ‘traslocato’ al comune di Guidonia, così la questione del centro sportivo è passata nelle mani del segretario comunale. “La situazione non è cambiata rispetto alla passata proroga, ma se il nuovo dirigente ritiene non vi siano presupposti la parte politica ne prende atto. Spettava però alla dirigenza creare le condizioni affinché questa proroga venisse concessa. Così come serve la loro autorizzazione per la pubblicazione del bando preparato da FinLombarda per il nuovo Bione, già pronto dal luglio scorso” continua Gheza.

Nel frattempo c’è già, tra le opposizioni, c’è chi ha già chiesto la sua testa: “Ne hanno il diritto, sono i giochi della politica, ma io non mollo così facilmente. Il mio obiettivo è quello di dare alla città un nuovo centro sportivo, sono stanco però di rimetterci la faccia”.